Ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco di cibo: questi i due obiettivi che si prefigge la rete Ecoristoranti, esercizi ristorativi che hanno deciso di valorizzare la loro attività con un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e una maggiore attenzione agli sprechi alimentari. Il network è approdato, grazie alla collaborazione di Cidiu S.p.A. anche a Druento, Collegno, Rivoli e Grugliasco, con l’adesione di ben 29 esercizi, primo passo per una estensione ad altri Comuni del territorio servito da Cidiu. I contenuti del progetto sono stati rivelati durante una conferenza stampa che si è svolta venerdì 12 a Druento presso la Trattoria “J’amis d’la sucetà”, uno degli esercizi che ha aderito alla rete, cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori all’Ambiente dei rispettivi Comuni aderenti al progetto.
Il network degli Ecoristoranti vede la luce nel 2012, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti, grazie ad un progetto proposto dalla Cooperativa ERICA in collaborazione con il Covar 14 che ha coinvolto circa 35 esercizi del territorio a sud di Torino. Oggi il network comprende più di 60 ristoranti di 18 comuni ed è in continua espansione.
Ma in cosa consiste la rete ecoristoranti e come può aderire un ristoratore? Il gestore dei rifiuti di un territorio (ATO, Consorzio, Azienda ecc.) o il Comune che vogliono aderire stipulano un accordo volontario con i ristoratori allo scopo di attivare pratiche di ristorazione sostenibile, in termini di prevenzione dei rifiuti e lotta allo spreco alimentare. Stipulando l’accordo i ristoratori si impegnano a promuovere l’asporto delle pietanze non consumate dal cliente, utilizzare tovaglioli in stoffa, servire l’acqua in brocca, prediligere i prodotti con meno imballaggi, differenziare i propri rifiuti ed effettuare il compostaggio. In cambio il ristoratore gode del prestigio di far parte di una rete nazionale, testimoniata dalla vetrofania che riceverà all’adesione e che potrà essere esposta all’ingresso del suo locale, la presenza sui canali social (Facebook e Instagram) della rete, risparmi su forniture, tempo e spazio. All’adesione i ristoratori ricevono un kit composto dalla vetrofania, l’attestato di adesione, un banner-espositore da collocare nei pressi della cassa e una Doggy Bag, un contenitore che può essere utilizzato per il trasporto di cibi non consumati ma ancora edibili.
“Sono ben lieto che 29 dei nostri ristoratori abbiano aderito a questa iniziativa così innovativa in campo ambientale- afferma Giovanni Demarco, Amministratore Unico di Cidiu-. Prendersi cura del proprio territorio significa anche valorizzare le attività presenti sensibilizzandole sull’importanza di un lavoro svolto nel rispetto dell’ambiente. Occorre ridurre l’impatto ambientale dell’usa e getta a partire dallo spreco di cibo e dalla riduzione dei rifiuti e gli Ecoristoranti lavorano proprio in questa direzione. Il prossimo anno vorremmo allargare l’iniziativa ad altri ristoranti nei restanti comuni del territorio, sollecitandone l’adesione e facendo tesoro di questa esperienza”.
Per ulteriori informazioni: www.ecoristoranti.it | www.cidiu.to.it oppure sulle pagine “Ecoristoranti” su Facebook e Instagram