Una lunga vita dedicata alla solidarietà e alla ricerca del significato dell’esistenza umana. Si è spento stamattina a Torino, all’età di 91 anni, Mario De Bernardis: profugo libico, partigiano, ex commissario di polizia, colonnello dell’Aeronautica fino gli anni ’70, infine insegnante di religione, ma soprattutto uno dei pionieri italiani della campagna per le adozioni internazionali e per l’affido familiare, motivi per i quali ebbe un ruolo anche nella nota e lacerante vicenda di Serena Cruz, nell’89: una scelta di vita, quella di rinunciare a carriere più roboanti, che lo portò, dopo essere stato tra i primi ad adottare un bimbo coreano nel ’72 e lasciata l’Aeronautica, in ossequio alla sua svolta spirituale e quindi esistenziale, a dedicarsi totalmente ad una famiglia che nel frattempo si era allargata a 14 persone, al netto dei propri 5 figli naturali. Gli altri ragazzi affidati alla famiglia chiamavano i coniugi de Bernardis papà e mamma; uno di loro, gravemente ammalato, prima di morire poco più che ventenne, per quegli anni d’amore e cure ricevute da quella eccezionale famiglia, chiese di assumerne il cognome.
Mario nel frattempo aveva conseguito la sua seconda laurea (teologia), dopo quella in giurisprudenza, dandosi all’insegnamento pubblico, e divenendo un punto di riferimento di umanità e conoscenza per 20 anni al liceo Galileo Galilei di Ciriè.
Durante la pensione ricoprì la carica di giudice di pace a Lanzo, dove ha vissuto fino alla morte dell’amata moglie Maria Rosa, anche lei insegnante, nel 2004, e con la quale condivise tutta una vita improntata all’impegno sociale, tessendo la preziosa rete di importanti centri di assistenza familiare in tutto il nord Italia.
L’ultima passione del “pofessor Debe” è stata quella della scrittura e delle conferenze: cinque i suoi libri pubblicati da case editoriali prestigiose negli ultimi 20 anni. Saggi deliziosi e pieni di “cristiana speranza” nei quali sondava il rapporto tra filosofia e religione, e il mistero della vita, con un approccio fortemente laico quanto spirituale. Sono stati la chiosa perfetta, insieme alla sua vecchiaia scandita dall’amore allegro e colorato della sua grande famiglia, di una vita spesa alla ricerca della sua autentica essenza. Che lui aveva trovato, concretamente, nell’amore e nella fiducia incondizionata verso l’umanità.
Alla carriera preferì l’amore: addio al “prof” Mario De Bernardis, pioniere delle adozioni in Italia