Prima erano i contributi dati senza criterio, secondo l’opposizione, ad alcune associazioni del territorio. Ora la vicenda si arricchisce di nuovi capitoli. A parlare è Manuela Anedda, ex responsabile del tesseramento del Pd, che ha inviato un esposto alle commissioni di garanzia del partito: «La vicenda contributi mi ha fatto riflettere su quanto avvenuto in passato – scrive – Per i tesseramenti non mi trovavo di fronte gli interessati ma solo fotocopie di carte di identità. Le richieste di adesione, poi, venivano trattenute dall’allora sindaco Vincenzo Barrea, che ha volte ha pagato di tasca sua, con soldi di cui ignoro la provenienza. Il tutto avveniva in Comune, nell’ufficio del sindaco. E sono stata anche invitata a recarmi presso l’abitazione della presidente dell’associazione Dacia, per consegnare le richieste di tesseramento che poi mi erano state restituite sottoscritte». E mentre il gruppo Latella, che da tempo porta avanti una battaglia sui contributi alle associazioni, ha inoltrato un’interrogazione basata proprio su questo documento, Barrea ricorre a vie legali: «È stata infangata la mia onorabilità. Qualcuno dovrà risponderne».
(Il servizio completo sul giornale in edicola domani, giovedì 12 marzo)
Borgaro: «Quello strano rapporto tra tessere del Pd e fondi alle associazioni»