La statistica è impietosa: Fiano è uno dei centri maggiormente colpiti dalle “attenzioni” dei topi d’appartamento, come recenti e anche clamorosi furti hanno dimostrato. Ladri sempre più spregiudicati e intraprendenti, come quelli che pochi mesi fa hanno abbattuto una parete e smurato una cassaforte, stanno mettendo a dura prova la pazienza dei residenti. Contestualmente la politica ha promesso nuove installazioni di videosorveglianza, ma nel frattempo le incursioni continuano. Da qui, l’esigenza di un coordinamento tra i cittadini interessati dal fenomeno è venuto fuori, condividendo in rete l’idea, grazie all’ultima vittima dei ladri, in questo caso la consigliera di minoranza Rori Sforza. Che al posto delle troppo complicate “ronde”, propone, sulla base di quanto accaduto nel suo caso mentre lei era fuori casa e suonava l’antifurto, un “modello reattivo” dei cittadini basato sulla comunicazione in tempo reale attraverso le notifiche del gruppo dedicato di Facebook, al posto del tipico “mi faccio i fatti miei”; e sull’uscita in strada dei cittadini per cercare di vedere e spaventare i ladri.
La risposta solidale in tal senso dell’altra sera è stata anche sociologicamente interessante. “Al primo evento segnalato si organizzano delle macchine che girano con un minimo di coordinamento. A questo momento non mi sembra siano state segnalate altre incursioni della stessa banda, forse ha funzionato!” Così la consigliera, che nella vita è un funzionario di Polizia, commentava l’altro giorno sulla pagina Facebook del paese l’episodio seguito al tentativo (semi riuscito) di depredarle la casa, dopo un’effrazione compiuta con un palanchino.
“La nota positiva – aggune Sforza – è che dopo che Luca Casale (suo collega in Consiglio comunale e vicino di casa) ha avvisato mettendo il post sulla pagina, alcuni sono usciti in auto a cercarli e in giro, oltre a 2 pattuglie CC e a mio marito c’erano varie pattuglie di Fianesi, tra i quali dei ragazzi che si trovavno in giro per il paese e che hanno dato una mano. Se vedono una mobilitazione di questo tipo ogni volta sicuramente cambiano aria, indubbiamente sperano in un clima da ‘mi faccio i fatti miei’. E noi non facciamoceli. Se capita anche un tentativo vi prego di mettere subito un post anche breve con la zona dell’evento perché ormai sappiamo che a mani vuote non vanno via, provano altrove. Il giorno c’erano state altre effrazioni, almeno quattro, una dopo l’altra e a distanza di diverse ore. Se ci fosse stata la mobilitazione dell’altra sera si sarebbero fermati alla prima”.
Sforza spiega anche di aver individuato la presenza di una stradina di campagna tra via Rossini e il ruscello che divide Rossini da Grange, forse utilizzata dai malviventi per arrivare alle case senza essere notati. “Invito i residenti di via Rossini a tenere d’occhio quella stradina. Giorni fa pare ci fosse una macchina misteriosa che accendeva i fari illuminando la nostra borgata alle 21.30 circa”. Infine, un’ultima idea, destinata a far discutere: “Poi mi sta venendo in mente una provocazione, se comprassimo dei rotoli di filo spinato da distendere in una zona di confine? Almeno gettiamo il sasso nello stagno>”.
Insomma, filo spinato e “pattuglie”: una vita in trincea per difendere casa. “Non solo – conclude Rori Sforza – si tratta di difendere anche la nostra integrità piscofisica. Non si tratta solo di reati contro il patrimonio…”
Comunicazione in tempo reale e pattuglie di residenti in strada: “In trincea contro i furti”