Il Consiglio comunale di Leinì previsto per le 10,30 di sabato mattina non è andato in scena. Saltato a causa del black out che da qualche giorno tormenta il centro storico. Nel pomeriggio di venerdì i tecnici dell’Enel, intervenuti, sembravano aver risolto il problema. Ma sabato mattina, all’apertura della sala, la poco piacevole sorpresa. Un black out che non solo impediva di registrare i vari interventi, ma che impediva anche di leggere i documenti. Un breve incontro tra i capigruppo e il segretario comunale, illuminato alla luce dell’i Phone, ha fatto emergere un nuovo problema: la mancanza, nel regolamento, di una clausola che permettesse la sospensione della seduta per motivi tecnici. E allora? Allora la maggioranza è uscita dall’aula, per far mancare il numero legale e poter così aggiornare il Consiglio in un secondo momento (la serata di mercoledì 11).
Una scelta che ha fatto andare su tutte le furie il gruppo Pd – Rinasce Leinì. «Avevamo presentato delle mozioni che interessavano tutta la cittadinanza – ha ribadito Gianfranco Brugiafreddo – Non si sono potute discutere. Ce ne scusiamo». «È una presa in giro – ha tuonato la consigliera Carmela Masi – Questa maggioranza dovrebbe dimettersi e andare a casa»
Leinì: salta il Consiglio per colpa del black out