Il giorno 12 sono state ritrovate a Torino due tartarughe serpentine (Chelydra serpentina). I due animali sono stati rinvenuti da un residente nelle vicinanze della propria abitazione, abbandonate per strada, all’interno di una scatola di cartone. A seguito della segnalazione, il Nucleo Operativo CITES del Corpo Forestale dello Stato, con sede presso l’aeroporto Sandro Pertini di Caselle Torinese, si è attivato ponendo gli animali sotto sequestro penale e provvedendo a metterle in sicurezza.
Di seguito il comunicato stampa dell’ente.
“Le tartarughe serpentine sono classificate, dal nostro ordinamento giuridico, quali animali pericolosi dei quali è vietato non solo il commercio, ma anche la detenzione da parte di privati. È verosimile che siano state abbandonate da qualcuno che le aveva indebitamente acquistate e che non è più stato in grado di gestirle. Spesso, questi animali vengono acquistati alla stregua di animali domestici. Quando crescono, tuttavia, divengono ingestibili e, sempre più di frequente, vengono abbandonati in maniera inconsulta.
La tartaruga serpentina è stata inserita nel novero degli animali pericolosi in quanto, il suo morso, seppur non velenoso, può essere molto doloroso a causa delle sue forti mandibole. In natura può raggiungere un peso anche superiore ai 15 Kg. ed il suo carapace una lunghezza pari a 50 cm. I due esemplari ritrovati avevano già una lunghezza complessiva di 30 cm., in grado, pertanto, in caso di morsicatura, di produrre effetti dolorosi ad un eventuale malcapitato che le avesse manipolate in maniera inadeguata.
Al momento si è provveduto al sequestro penale ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria contro ignoti. Le indagini proseguono per cercare di individuare il proprietario degli animali che rischia una denuncia per i reati di abbandono e maltrattamento di animale e per illecita detenzione di animali pericolosi. Le due tartarughe verranno affidate in custodia ad un centro specializzato della provincia di Perugia, autorizzato alla detenzione di questo genere di animali.
Con l’occasione si desidera portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza di evitare l’acquisto di animali esotici ove non se ne conoscano debitamente le caratteristiche etologiche. Di molti animali è vietata la detenzione e, comunque, anche ove essa sia consentita, il mantenimento e la gestione di un animale esotico impone una specifica conoscenza delle loro abitudini e caratteristiche etologiche. In ogni caso, prima di procedere all’acquisito di animali esotici è sempre opportuno informarsi. sulla loro detenibilità a norma di legge. Si rammenta, infine, che, la detenzione di animale pericoloso è punita dalla legge con la pena dell’arresto sino a tre mesi od il pagamento di un’ammenda che va da un minimo di € 7.746,00 ad un massimo di € 103.291,00.”
Rif. Servizio CITES: 338 7867301