Ha patteggiato una pena di un anno e 11 mesi Francesco Pernice, l’ex direttore dei beni architettonici della Reggia di Venaria reale, indagato per corruzione dal pm Stefano Demontis e difeso dall’avvocato Giancarlo Zancan. Lo ha deciso ieri il gup Eleonora Pappalettere, durante l’udienza preliminare, che si è conclusa sulle complesse vicende degli appalti alla Reggia. Pernice era accusato di aver accettato favori e lavoretti in casa in cambio di concessioni agli impresari edili che volevano vincere gli appalti. Ha patteggiato anche Ezio Enrietti, ex presidente della Giunta regionale negli anni Ottanta ed imprenditore della Les, che dovrà scontare una condanna di un anno e sei mesi. Era accusato di gestire una società che si era aggiudicata l’appalto per il movimento terra del parcheggio della Reggia e di altre opere. E’ stato inoltre condannato per corruzione a un anno e otto mesi Giuseppe De Campo, funzionario della Provincia di Torino, l’unico dei 12 indagati che aveva scelto il rito abbreviato. De Campo avrebbe, in occasione della costruzione della variante di Borgaretto, accettato denaro da Enrietti in cambio di una valutazione positiva del collaudo della strada. Altri sette indagati hanno patteggiato pene fino a un anno e tre mesi: tra questi, l’imprenditore Francesco Paolo Della Rossa, Giuliano Ricchiardi, ex direttore regionale, Claudio Santese, Maurizio Ottaviano. Due indagati minori all’epoca dei fatti dipendenti di Edil Atellana hanno patteggiato una pena di quattro mesi. Altri due architetti indagati sono stati rinviati a giudizio. Per loro il processo inizierà a maggio.
(Il servizio completo sul giornale in edicola domani, giovedì 20 novembre)
Appalti alla Reggia: patteggiano Pernice ed Enrietti