La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta sulla morte di Manuela Rosselli e della bimba che portava in grembo. Venerdì pomeriggio la donna era inciampata in casa, finendo contro una porta a vetri andata in frantumi: una scheggia le ha reciso l’arteria femorale. Le indagini ora dovranno accertare se la macchina dei soccorsi ha rispettato i protocolli previsti per questo tipo di emergenza.
Tra gli elementi che l’inchiesta dovrà chiarire, i motivi per i quali sia le Molinette sia il San Giovanni Bosco non hanno accettato la Rossini dopo il suo trasferimento dall’ospedale di Ciriè, perché «non erano di turno». Le équipe di chirurghi vascolari di entrambe le strutture «erano impegnate in sala operatoria per altre emergenze», dichiarano nei due ospedali torinesi. Inoltre, i vertici sanitari finora interpellati hanno escluso siano stati fatti errori e che le procedure adottate si sarebbero rivelate corrette, nei tempi e nei metodi.
Manuela Rosselli, che è poi spirata nella tarda notte tra venerdì e sabato al Mauriziano, ha perso circa tre litri di sangue e non è bastata una ventina di sacche di sangue trasfuse per salvarla.
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Antonello Micali e Gianni Giacomino