Il bottino del colpo ritrovato a casa di un carabiniere.
«Siamo in un momento davvero molto, molto delicato delle indagini, quindi occorre procedere con cautela, non posso dire di più»,ha finora ammesso Francesco Ferrando, il capo della Procura di Ivrea, davanti ad una storia dai contorni foschi. E sono serrate e delicatissime le indagini sulla rapina di ieri alla banca Unicredit di Ceres: quando 4 rapinatotri hanno assaltato, armi in pugno, la filiale dell’istituto di credito, che si affaccia sulla piazza principale del paese.A indirizzare le indagini dei carabinieri un vigile urbano, che ha inseguito i banditi e, pare, fatto recuperare parte della refurtiva nella casa di un sottufficiale dell’Arma che vive in zona, su cui ora peserebbe il sospetto di essere il basista della banda. Tre malviventi sarebbero già stati bloccati.Nella tarda serata di ieri, i militari della Compagnia di Venaria stavano ancora dando la caccia al quarto uomo del commando in fuga. Già nella giornata di oggi, potrebbero esserci delle novità concrete su un caso quantomeno inquietante.
Il blitz dei banditi è scattato poco prima delle 13. Obiettivo: le cassette di sicurezza, e per raggiungerlo i rapinatori non hanno esitato a sequestrare dipendenti e clienti della banca.
Il colpo di ieri è simile a quello dello scorso anno all’Unicredit di Lanzo, dove vennero scassinate un centinaio di cassette di sicurezza per un malloppo di almeno 4 milioni di euro, i cui autori non sono mai stati identificati.
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Gianni Giacomino e Antonello Micali