La solenne cerimonia dell’alza bandiera, con il tricolore navale di prima grandezza è stata celebrata sotto una pioggia scrosciante che non ha fermato il fervore dei marinai. Domenica 15 giugno, presso la sede ANMI del Gruppo “CGVM. Mario Cagnassone”, i marinai venariesi hanno celebrato la festa della Marina.
Ad onorare l’evento, il gonfalone della città portato dall’agente Davide Ossati, in presenza dell’assessore, Franco Izzo. «Una occasione importante per celebrare la Marina Militare, onore del nostro Paese per l’operato impeccabile che svolge – ha detto Franco Izzo – con questo evento, i marinai ci aiutano a tenere viva la nostra memoria, necessaria a preservare la pace come valore assoluto».
Il fischio del nocchiere, Antonello Merella, ha scandito i momenti emozionanti e i tempi dei saluti militari.
Molti soci ed amici presenti all’evento: L’A.N.T.A Corpo guardie zoofile ambientali; il presidente Carlo Vernazza del gruppo Bersaglieri Gildo Rebeschini di Venaria; Il presidente Giuseppe Scavo e alcuni soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri; il 1° maresciallo Giovanni Sgrizzi del NUTNAV di Torino; il Capitano Vincenzo Costantino, dell’Aviazione Esercito Aves Toro di Venaria.
L’evento è proseguito nei locali della sede, dove, si è svolta la messa officiata da Don Ezio Magagnato che ha poi cantato, una sua composizione dal titolo “Inno all’Italia”
Il socio Gabriele Fappiano ha proclamato la “Preghiera del Marinaio”, in memoria di tutti i marinai e, in particolare, dei venariesi caduti in guerra, senza dimenticare i soci salpati per l’ultima navigazione.
«Oggi celebriamo e ricordiamo il 96° anniversario della fulgida vittoria di Premuda, avvenuta il 10 giugno 1918 – ha detto il presidente emerito Claudio Genta – quando, il capitano di corvetta Luigi Rizzo con i MAS 15 e MAS 21, al comando del guardiamarina Aonzo, attaccava la corazzata austro-ungarica “Santo Stefano” affondandola e riportandone la vittoria».
Claudio Genta ha anche ricordare il venariese tenente pilota Lelio Silva, che apparteneva al 2° Gruppo Aerosilurante armati con trimotori SM.79 e che, durante la battaglia aereonavale di Pantelleria, il 15 giugno del 1942, cadde abbattuto dal fuoco nemico, meritandosi la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Con una telefonata, il presidente dell’associazione Ivano Giagnetich ha voluto essere presente per ringraziare tutti i soci e partecipanti. Il vice presidente Michele Di Liberto, ha ricordando il concittadino marinaio silurista Mario Cagnassone, Croce di Guerra al Valor Militare.
«L’eroe, a cui è dedicata la nostra associazione, era imbarcato sul regio sommergibile Veniero II°, che venne affondato con tutto il suo equipaggio in un attacco nemico – ha spiegato Di Liberto – e durante la lunga battaglia intrapresa dalla gloriosa 7° Divisione Navale, sotto il comando dell’Ammiraglio Da Zara, che proprio tra il 13 e il 15 giugno del 1942 sconfisse l’importante convoglio navale inglese e la sua scorta della Royal Navy».
Questo, il messaggio del presidente nazionale, Ammiraglio Paolo Pagnottella. «Il 10 giugno e la vittoria di Premuda non sono soltanto l’emblema della festa della Marina, ma l’essenza stessa del marinaio italiano con il senso del dovere, sprezzo del pericolo ed audacia, valori che hanno costruito la fama del marinaio italiano».
Tutti gli ospiti hanno poi potuto visitare il museo del Mare ed ammirare una nuova donazione, una divisa da marinaio completa, regalo del socio e consigliere Francesco Mendola: «Per me è un onore che la mia divisa di franchigia venga esposta e custodita in questo museo, ricco di ricordi di vita vissuta di tanti soci ed amici e, da oggi, anche quelli di quelli che riguardano il mio periodo di servizio di leva – ha detto emozionato Mendola – questa divisa l’ho indossata nell’anno 1958, quando ero in servizio presso al Marifari di Venezia, impegnato nell’ambito dei segnalatori marittimi della zona alto Adriatico. Sono felice che rimanga un segno della mia adesione al gruppo».
Un tradizionale “vin d’houner” ha concluso la giornata della memoria.
Festa della Marina Militare, l’omaggio dei venariesi