Brindusa Coitan, una badante romena di 35 anni, ha salvato una vita. Quella del figlio Mattia, non ancora 2 anni. Quando la donna ha capito che stava per essere travolta da un’auto, mentre attraversava sulle strisce pedonali, con un disperato gesto d’istinto, ha spinto il passeggino verso il marciapiede. Poi una Volkswagen Tiguan l’ha centrata in pieno e trascinata per una ventina di metri, schiacciandola. La Coitan è finita al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè in gravi condizioni. Anche il piccolo Mattia è stato trasportato all’ospedale, a tutta velocità, da una gazzella dei carabinieri del radiomobile di Venaria. Per lui, per fortuna, solo un grande spavento. L’incidente
è avvenuto venerdì 21 marzo, poco dopo le 18,30, in via Remmert, a San Maurizio. Nel pomeriggio la donna era uscita a fare spesa al Penny Market. All’imbrunire stava rientrando a casa, spingendo il passeggino. Un tratto di strada che ha percorso decine di volte. Brindusa Coitan esce dal piazzale del supermercato e si accinge ad attraversare l’arteria che collega San Maurizio con San Francesco. Da quello che hanno ricostruito i militari di Ciriè e la polizia municipale di San Maurizio, la 35enne procede sicura per alcuni passi. Una macchina diretta a San Francesco si ferma per dare la precedenza ai pedoni. Dalla corsia opposta proviene invece la Volkswagen Tiguan, condotta da Paolo Forno, residente a Cigliano, nel Vercellese. L’uomo, come ha poi spiegato agli investigatori, non si accorge della donna con il passeggino. È un attimo. La Coitan riesce a spingere il piccolo verso il marciapiede. Poi il suv la travolge, la trascina per alcuni metri sull’asfalto e le passa sopra con le ruote. La badante resta incastrata sotto il veicolo. Diverse persone assistono all’incidente. Qualcuno corre subito verso il bambino. Altri cercano di spostare l’auto per liberare la donna. Nel giro di pochi minuti arrivano i vigili del fuoco del distaccamento di San Maurizio che, insieme ai medici e agli infermieri del 118, riescono a soccorrere la ferita, ancora cosciente, nonostante le ferite su tutto il corpo.
