Tra gli arrestati dell’organizzazione criminale specializzata nel far esplodere i bancomat e nel mettere a segno altri furti seriali, c’è anche il nobile torinese marito dell’anziana coriese Maria Libera Rinaldi in Gaschi di Bourget, la cui tomba venne profanata al cimitero di Corio nell’ottobre del 2013 (si veda quanto scritto dal Risveglio all’epoca di quei fatti: http://www.ilrisveglio-online.it/cronaca-nera/2013/10/09/profanata-la-tomba-di-unanziana-nobile-morta-nel-2004-mistero-al-cimitero-di).
Emerge anche questo dalle indagini dei carabinieri che hanno sgominato una banda criminale composta da 17 persone, 9 di origine rom, il nobile 70enne appunto e un esperto di esplosivi, un torinese di 61 anni, Gabriele Benazzi, ritenuto il capo della organizzazione.
L’insolita gang, dedita soprattuto al furto di preziosi, secondo gli inquirenti reciclava i proventi dell’attività criminale reinvestendo in attività lecite come locali pubblici (tra questi la nota discoteca Hennessy della collina torinese). Nello specifico del macabro episodio della tomba scoperchiata a Corio, i carabinieri ritengono che la banda abbia agito proprio su indicazione del marito della donna che sapeva che nel feretro, insieme alla salma della moglie, c’erano alcuni gioelli molto preziosi.
Alla banda di ricettatori vengono contestati centinaia di furti in appartamento, rapine a bancomat e a casse continue di supermercati fatte saltare in aria con il gas, a partire, almeno dal 2012.
Furti e ricettazione: tra gli arrestati anche il marito, nobile, dell’anziana coriese la cui tomba venne profanata lo scorso ottobre