L’inverno cominciato in sordina, con temperature miti e precipitazioni modeste, ha avuto nei giorni scorsi una fase di marcata recrudescenza. A cominciare dal 30 di gennaio e per quasi due settimane, si sono avute precipitazioni che, pur lontane da dimensioni con carattere di calamitosità, si sono protratte quasi senza sosta. Se nei fondovalle e nella pianura i fiocchi sono comparsi solo sporadicamente, alle quote più elevate lo spessore della neve ha raggiunto proporzioni rilevanti. L’Osservatorio Meteorologico di Balme ha misurato circa 130 cm di neve al suolo, ma punte maggiori si rilevano salendo più in alto. Proprio lo spessore della neve ha aumentato il rischio di caduta valanghe tanto che è stato chiuso con ordinananza l’accesso al Piano della Mussa. Salvo nuovi sviluppi meteo, la pista sarà però già riaperta ai turisti per questo fine settimana.
Troppa neve, ancora chiuso il Pian della Mussa: «Ma potrebbe riaprire sabato»