Il Risveglio è entrato in possesso del documento con cui la Procura della Repubblica ha domandato il rinvio a giudizio dei consiglieri regionali. Ecco cosa vi si legge a proposito dei consiglieri regionali di zona.
GIANFRANCO NOVERO
Il consigliere leghista è accusato del reato di peculato (articolo 314 del codice penale: “Il pubblico ufficiale che, avendo disponibilità per ragione del suo ufficio di denaro, se ne appropria, è punito con la reclusione da tre a dieci anni”) perché “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale consigliere regionale beneficiario della indebita destinazione del denaro pubblico, se ne appropriava utilizzandolo per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa”.
In particolare si contestano 24.892 euro, così suddivisi::
– Rimborsi spese per ristoranti, consumazioni al bar e similari, per acquisti generi alimentari per 9.762 euro;
– Rimborso di spese varie (cd musicali, una bardatura per cavalli, acquisto non meglio precisato presso una selleria, una campana, un corso professionale sulle piante officinali e servizio catering per il battesimo di sua nipote) per complessivi euro 7.621 euro;
– Rimborso spese per alberghi fuori dalla Regione Piemonte per 198 euro;
– Rimborso spese per acquisto libri non inerenti l’attività del gruppo per 2.208 euro;
– Ricariche telefoniche effettuate nei confronti di persone non identificate per 2.780 euro;
– Rimborso spese per pagamento servizio catering per convegno a Locana “Come vivere meglio in montagna” organizzato dalla Lega Nord locale per 2.321 euro
(24.892 euro complessivi contestati).
Per Novero si chiede il processo anche per truffa (reato punti con la reclusione da uno a cinque anni quando commesso a danno di ente pubblico) perché “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, quale consigliere della Regione Piemonte, inducendo in errore il personale addetto al computo del trattamento economico dei consiglieri, con artifici e raggiri, consistiti nell’attestare di dimorare e risiedere nel Comune di Groscavallo, quando invece la sua dimora stabile era in Ciriè frazioe Devesi località Pich, si procurava l’ingiusto profitto di complessivi euro 28.459 relativi al rimborso chilometrico, moltiplicato per due, in relazione ad ognuna delle riunioni del Consiglio o delle commissioni a cui presenziava, tra il maggio 2010 e il dicembre 2012”.
ALBERTO GOFFI
Il mathiese rappresentante dell’UdC è accusato anch’egli di peculato perché “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale consigliere regionale beneficiario della indebita destinazione del denaro pubblico se ne appropriava utilizzandolo per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa”.
In particolare vengono contestati 26.457 euro, spesi tra il giugno 2010 e il settembre 2012 e così suddivisi:
– Rimborsi spese per ristoranti, bar, acquisti presso supermercati per complessivi euro 17.490;
– Rimborso spese per acquisti carburante e presso aree di servizio per complessivi euro 5.347;
– Rimborso spese per alberghi per complessivi 3.504 euro;
– Rimborso per spese varie (farmacia ed acquisti presso Juventus store) per 116 euro”.
ROBERTO TENTONI
Il consigliere di San Giorgio è lui pure sotto accusa per peculato, perché “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale consigliere regionale beneficiario della indebita destinazione del denaro pubblico se ne appropriava utilizzandolo per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa”.
Gli vengono contestati 29.696 euro, spesi tra il giugno 2010 e il settembre 2012 e così suddivisi:
– Rimborsi spese per ristoranti, bar, generi alimentari per complessivi euro 23.469;
– Rimborso per spese manutenzione autovettura per complessivi 1.790 euro;
– Rimborso per acquisti spese varie (fiori, acquisti presso negozi di trofei, generatore di corrente, articoli per la casa) per complessivi euro 1.465;
– Rimborso spese per acquisto telecamera di videosorveglianza per euro 2.040;
– Rimborso spese patrocinio legale per complessivi euro 932.