E’ morto oggi, in carcere a Parma, Roberto Sandalo: era il terrorista che, nel corso di una rapina in banca, uccise il druentino Bartolomeo Mana.
Sandalo aveva 56 anni, è morto per cause naturali. Fu arrestato nel 1980 e collaborò con gli inquirenti, ammettendo l’omicidio di Mana ed altri delitti. Ebbe undici mesi di condanna, ma ne scontò due solamente. Fu riarrestato per rapina nel 2002, e nuovamente nel 2008 in seguito ad attentati alle moschee e ad alcuni centri islamici della Lombardia.
L’assassinio di Mana avvenne il 13 luglio 1979. Ogni anno quell’evento viene ricordato con una cerimonia davanti alla targa a lui dedicata, in via Torino 21, davanti alla sede della banca
Unicredit – ai tempi agenzia della Cassa di Risparmio di Torino –
luogo in cui si svolse una rapina finita in tragedia, eseguita da un
commando di terroristi appartenenti alle Brigate Rosse.
Meo Mana, trentacinquenne capitano dei vigili urbani di Druento ed ex cantoniere, mentre adempiva disarmato al proprio dovere insieme ad un collega, venne sequestrato e, spinto all’interno della banca, cadde a terra e venne poi barbaramente ucciso con un colpo a bruciapelo alla nuca mentre tentava di rialzarsi.
Durante quella giornata di sangue, i terroristi fecero un’azione simbolica, forte, bloccando tutto il personale ed i clienti come ostaggi all’interno della banca. Meo, nella sua divisa, in quel momento rappresentava lo Stato ed agì di conseguenza.
09 Gen 2014
Morto il terrorista che assassinò il vigile druentino Meo Mana