Trent’anni di prigione. È quanto dovrà scontare Costel Ciprian Prihoanca, il 25enne romeno di San Francesco che uccise con 55 coltellate, tra il 10 e l’11 dicembre del 2012, il suo amico Michael Capello (nella foto). Una vita spezzata a soli 22 anni per motivi più che futili: un litigio nato dopo che Michael, che ospitava l’amico nella sua casa di Caselle, lo aveva rimproverato perché stava facendo troppo rumore in cucina, mentre si faceva un panino con la Nutella.
La sentenza è stata pronunciata ieri in tribunale a Torino dal gip Daniela Rispoli, che ha accolto pienamente la richiesta del sostituto procuratore Paolo Cappelli. Il magistrato aveva chiesto il massimo della pena perché si tratta di un omicidio volontario che presenterebbe aggravanti.
Per uno strano scherzo del destino, Michael Capello era amico della figlia di Giorgio Palmieri, arrestato in queste ore per l’uccisione di Claudio Allione, Mariangela Greggio e Emilia Campo Dall’Orto.
Cinque morti ammazzati a Caselle in poco più di un anno e mezzo. La mattanza di via Ferrari è stata preceduta oltre dall’omicidio di Micheal Capello, alcuni mesi mesi prima, a marzo del 2012, da quello di Rita Pullara, soffocata dal marito Giuseppe Baudo, durante una lite, con un filo elettrico. Una curiosità statistica dalla quale rifugge il primo cittadino Luca Baracco in ordine ad una facile correlazione con l’immagine di Caselle come città “noir”.
(I servizi completi sul giornale in edicola domani, giovedì 9 gennaio)
Antonello Micali e Elisa Sola