Cinque ore. È durato tutto questo tempo il sopralluogo dei Ris nella villetta di Caselle dove è avvenuto il massacro della famiglia Allione. Ma non è finito. Gli specialisti di Parma torneranno ancora martedì 7 gennaio nella casa di via Ferrari per ultimare i rilievi. Analisi molto accurate effettuate sia all’interno dell’abitazione, dove sono stati trovati i cadaveri, che all’esterno. Gli inquirenti non tralasciano il minimo dettaglio perché sono convinti che la scena dell’orribile delitto possa rivelare molto su chi l’ha compiuto. I carabinieri hanno repertato impronte e tracce biologiche dal corridoio del primo piano, dove sono stati trovati i corpi di Mariangela Greggio e del marito Claudio Allione. Poi si sono spostati nella camera da letto dove è stata uccisa Emilia Dell’Orto, 93 anni, la madre della Greggio. Dal sangue rimasto in terra e sulle pareti (perché non è assolutamente vero che l’assassino o gli assassini si sarebbero preoccupati di ripulire) gli investigatori dovrebbero riuscire a chiarire meglio la dinamica dell’omicidio. Il sopralluogo dei Ris è servito anche a stabilire che dalla casa non sarebbe stato rubato nulla e chi ha sterminato la famiglia non avrebbe frugato da nessuna parte in cerca di qualcosa da rubare. Su una cosa gli inquirenti sono certi: chi ha accoltellato le tre persone, o le conosceva o sapeva come poteva entrare in casa senza essere assalito dai due cani lupo, ritrovati chiusi nel sottoscala.
(Seguiranno altri aggiornamenti nelle prossime ore)