L’acqua minerale del Pian della Mussa sbarca in Cina. «È una sfida fondamentale per garantire un futuro all’economia di Balme», non nasconde Michele Brero, il proprietario dello stabilimento dove vengono riempite oltre 110mila bottiglie al giorno di minerale e dove sono impiegate una decina di persone del posto. Il blitz dei cinesi su ai 1.500 metri è avvenuto alcune settimane fa. «In seguito ad un incontro casuale alla fiera “Tuttofood” di Milano», spiega Pierluigi Colombatto, il responsabile qualità delle Acque Minerali Pian della Mussa. Che ammette: «Gli imprenditori cinesi, titolari di una società di distribuzione di prodotti alimentari italiani, si sono informati della nostra acqua, ma mai più pensavano in un loro interessamento così rapido e concreto». Invece, qualche giorno dopo, i manager dagli occhi a mandorla, chiamano: «Siamo a Torino, vorremmo venire a visitare la fabbrica». Ore di sopralluogo per conoscere il processo di imbottigliamento, vedere le sorgenti e le captazioni, assaggiare l’acqua, la birra e i succhi di frutta biologici prodotti a Balme. «Sono rimasti molto soddisfatti – dice Brero – tanto che non hanno esitato a fare il primo ordine per provare a capire il gradimento dell’acqua nei circa 300 punti vendita che loro servono nella zona di Pechino». Così sono partiti dal porto di Genova i primi due container, stipati con 62mila bottiglie da un litro e un litro e mezzo.
(Il servizio completo sul giornale in edicola venerdì 3 gennaio)