La Regione ha deciso di “tagliare” alcune partecipate per i prossimi anni su proposta dell’assessore Agostino Ghiglia. Una dieta ritenuta indispensabile visto che non ci sarebbero più fondi per sostenere alcune iniziative. Il piano è stato approvato a Palazzo Lascaris e garantirà, secondo l’esecutivo, un significativo taglio della spesa pubblica con «effetti importanti e visibili sull’economia piemontese». Rispetto alle partecipazioni dirette, la Regione manterrà le quote in sette società, tra cui la Sagat e ne liquiderà altre cinque tra le quali la Rsa, società di scopo in scadenza a dicembre 2015, data entro cui si concluderà la bonifica della miniera di Balangero. La Rsa sta già pensando al futuro della vecchia cava, una volta terminate le opere di ripristino. «Che non è detto si concludano tassativamente nel 2015 – mette le mani avanti Musso – Anche perché i Comuni di Balangero e Corio, senza un supporto economico, non saranno in grado di mantenere il sito».
(L’articolo completo sul giornale in edicola giovedì 7 novembre)
Amiantifera: la bonifica entro il 2015