RIVAROLO — Commenta così l’europarlamentare Fabrizio Bertot la tragedia consumatasi a Lampedusa nei giorni scorsi, in cui una delle barche cariche di profughi provenienti dal Nord Africa è affondata prima di arrivare a riva e i numerosi migranti a bordo hanno perso la vita in mare: «Dal momento in cui è stato rovesciato il regime di Gheddafi i viaggi dalle coste libiche a quelle italiane dei barconi di scafisti sono aumentati considerevolmente – commenta Bertot – È evidente che l’Italia con le sue sole forze non può fare fronte a questa ondata di fuggitivi manovrati dalle organizzazioni criminali che reclutano i passeggeri dei loro costosi – circa duemila dollari – in viaggi della disperazione nei campi profughi libici, kenyoti e sudanesi. L’Italia non può essere lasciata sola in questo compito improbo». Fabrizio Bertot, dal suo ruolo a Bruxelles a quello di ex amministratore locale di una città che in un recente passato ha ospitato, non senza problemi, proprio i profughi libici, è intervenuto sulla vicenda con un’interrogazione. Ma tutto questo esporsi dell’ex sindaco su argomentazioni che poco “ci azzeccherebbero”, come direbbe qualcuno, con la città da cui proviene, non sembra riscontrare tutti pareri positivi. Anche se nella sua Rivarolo c’è pure un avversario storico che plaude all’iniziativa, pur non rinunciando a una certa dose di ironia, come l’ex collega di fascia tricolore Edo Gaetano: «Certo è che la sua competenza e conoscenza dei problemi italiani può aiutare a sensibilizzare l’Europarlamento sulla questione – dice l’ex primo cittadino Gaetano – comunque, aggiunge, vedo bene il suo fare politica a Bruxelles, in fondo il suo agire non serve a nulla e allo stesso tempo non fa danni al nostro paese».
Critiche che Gaetano rivolge però anche al suo Pd: «I nostri esponenti del Pd locale hanno avuto difficoltà a prendere posizioni ferme nella vicenda di Lampedusa. Un dramma del genere non può essere una cosa che tocca qualcuno e non altri, sentirsi dire “in fin dei conti abbiamo dei problemi anche noi”, è allarmante, spero che l’interrogazione di Bertot faccia il giro: anche se mi sarebbe piaciuto sentirgli dire qualche critica in più verso la legge Bossi-Fini».
Antonello Micali e Paola Zoppi