È iniziata oggi la requisitoria della procura generale al processo Minotauro che si svolge con rito abbreviato, in secondo grado, presso il tribunale di Torino. Il procuratore generale Marcello Maddalena e la collega Elena D’Aloiso hanno ripercorso i punti principali della tesi che sostengono: la ‘Ndrangheta esiste a Torino e in Piemonte, e vi è radicata da decenni. Lo testimoniano i numerosi procedimenti penali che si son celebrati fin dal secolo scorso. L’obiettivo dell’accusa è quello di chiedere la condanna degli imputati, considerati affiliati alle varie locali del territorio. Il presunto capo del Canavese è Bruno Iaria, condannato a 13 anni e mezzo in primo grado e difeso dagli avvocati Claudio D’Alessandro e Ferdinando Terrando. Durante le prossime udienze toccherà ai legali delle difese esprimersi, in attesa della sentenza che è prevista entro la fine dell’anno.
(Il servizio completo nel giornale in edicola domani, giovedì 3 ottobre)
Minotauro, via alla requisitoria della Procura nel proceso con rito abbreviato