Non usa mezzi termini, nella sua relazione al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano che, parlando della realtà leinicese, sottolinea come: «Siano stati riscontrati fenomeni di infiltrazione mafiosa e condizionamento da parte della criminalità organizzata».
Di qui lo scioglimento del Comune e il suo affidamento ad una commissione: «Che ha operato in un ambiente nel quale la criminalità organizzata ha saputo insinuarsi tra le maglie della società civile e della pubblica amministrazione».
E la commissione ha operato in un modo ben preciso: «Le sue iniziative sono state improntate alla massima discontinuità rispetto al passato, al fine di restituire credibilità alle istituzioni e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrare nell’attività gestionale».
(Un ampio servizio sul giornale in edicola giovedì 19 settembre)