È una scuola materna molto speciale, l’Agriaccademia dei piccoli, inaugurata la scorsa settimana in strada Zea 42, a Leinì. Non solo per la bucolica location in un’azienda agricola, ma per il progetto didattico e le originalissime attività che si svolgono, tutte legate al mondo della terra e alla salvaguardia dell’ambiente e perfino per la “mensa” a Km0.
A gestirla è Erika Bussolino, 30 anni, designer, fino a due anni fa responsabile sviluppo e progetti per un’importante azienda di Firenze. Fino ad allora Erika, che a maggio diventerà mamma, non aveva mai pensato di fare un lavoro diverso da quello che aveva intrapreso dopo essersi diplomata all’Istituto d’arte di Castellamonte ed aver conseguito la laurea. Figlia di un allevatore, però, in cascina c’era cresciuta, così due anni fa ha cominciato a ragionare su come avrebbe potuto introdursi nell’azienda di famiglia, evitando che i sacrifici di suo padre, che a sua volta 20 anni prima aveva lasciato un posto di responsabilità alla Comital per creare un allevamento di animali da carne, andassero persi. Così, secondo il principio della multifunzionalità, ha creato prima la fattoria didattica, e ora l’Agriaccademia dei piccoli.
«Fin da piccola gli animali mi sono sempre piaciuti – racconta – ma non ho mai pensato di occuparmi di allevamento, tant’è che dopo aver frequentato l’istituto d’arte di Castellamonte, mi sono iscritta all’università con il preciso intento di fare la designer». Quando ha cambiato idea? «Due anni fa – risponde – guardando i risultati raggiunti da mio padre nella nostra azienda. Mi è venuta voglia di trovare una chiave di lettura diversa per fare in modo che i sacrifici di tutti questi anni non andassero persi. Così è nata la fattoria didattica che il primo anno ha visto 2mila passaggi – racconta – di ragazzi delle scuole e il secondo seimila. Allora mi sono detta perché non iniziare a curarli da subito i bambini, da quando sono piccolissimi, nell’età della scuola materna. Perché non fargli amare la terra, l’ambiente e gli animali fin da quando hanno tre anni?».
(Il servizio completo sul giornale in edicola)
Leinì: all’asilo si va in cascina