VENARIA REALE — Un emozionantee sobrio defilamento, partito da piazza Alcide De Gasperi, ha dato il via ai festeggiamenti del 40° anniversario della fondazione dell’associazione marinai “Mario Cagnassone”.
Domenica 10 giugno, giorno in cui si festeggia la Marina Militare, l’evento ha coinvolto ed incuriosito i venariesi. Ad aprire il corteo il tricolore navale e il gonfalone della città, seguiti dai variopinti vessilli, gagliardetti e bandiere, alzati con orgoglio dai partecipanti alla manifestazione per raggiungere la sede dei marinai. Oltre alle autorità civili e militari, erano presenti circa venti associazioni giunte da Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria e Piemonte. L’alzabandiera e l’onore ai Caduti hanno preceduto l’inno di Mameli cantato da don Ezio Magagnato e la messa al campo. Presente e in rappresentanza della Marina Militare Nut-Nav di Torino, il capo di prima classe, Antonino Amico.
Soddisfatto l’assessore Vincenzo Russo: «L’associazione festeggia i 40 anni con un ricco bagaglio d’impegni sociali e preziose presenze alle manifestazioni organizzate dalla nostra città. Una collaborazione segnata da amicizia, una festa che ricorda anche le vittime delle zone terremotate e il ritorno a casa dei nostri marò». Il 10 giugno si è celebrata la 94° vittoria di Premuda del 1918 ma, per i marinai venariesi, ricorda anche la fondazione e il ricordo del silurista venariese Mario Cagnassone. «Questa data, a noi molto cara, ci ricorda quando nel 1972 veniva celebrata, per la prima volta del nostro gruppo, questa festa e vorrei idealmente ripercorrere tutti questi 40 anni d’intensa attività del gruppo – afferma il presidente Ivano Giagnetich – un’attività che si è pregiata del valore umano dei miei tre precedessori che hanno fatto in modo di poter festeggiare questo 40° anno. Ricordo i presidenti Camillo Di Carlo e Donato Calabrese, salpati per l’ultima navigazione, e Claudio Genta che ancora oggi si prodiga per il nostro gruppo». Dopo aver letto la preghiera del marinaio, Claudio Genta ha ricordato i sei marinai venariesi caduti per la Patria e i sessantuno soci defunti nell’arco dei 40 anni. Molte le testimonianze che si sono susseguite ad elogiare l’operato del gruppo venariese da Roberto Montagnolo, delegato regionale, a Giuseppe Maretto, delegato nazionale per il Piemonte e Valle D’Aosta che ha letto il saluto inviato dal presidente Giorgio Napolitano in occasione della Festa della Marina.I partecipanti hanno potuto visitare il Museo del Mare e la mostra fotografica, allestita in sede dal presidente onorario. «Tutte le conferenze sono state un successo – afferma Genta – la fatica è stata ampiamente premiata».
Ogni rappresentante delle associazioni intervenute ha ricevuto in ricordo un “guidoncino”, ovvero un gagliardetto e una targhetta in bronzo su piedistallo in legno creati dal socio Carlo Zuin.
Attestati di benemerenza e fedeltà sono stati consegnati ai soci Teresa Zanini, Gabriele Fappiano, Marco Fappiano, Bruno Faudella, Franco Rippa, Girolamo Porcelli, Francesco Bartolomeo, Mario Marino, Ivano Giagnetich, Ilario Menduri, Giuseppe Milanetto, Carlo Ferrari ed Esterina Trecate.
I marinai venariesi spengono 40 candeline