Le sorti (politiche) di Giorgio Chiesa si tingono di giallo.
Fino a qualche giorno fa, infatti, nel rutilante mondo di internet, veniva dato per certo il suo ingresso nel movimento fondato da Oscar Giannino, “Fermare il declino”. Non solo, ma anche dal suo entourage, la cosa veniva confermata. A rafforzare il tutto, il fatto che lo stesso Chiesa si fosse speso in prima persona per certificare le firme di appoggio alla lista, e che uno stabile di Torino, di sua proprietà, fosse in qualche modo diventato il quartiere generale dei “fermatori del declino”. Insomma, se due indizi fanno una prova, in questo caso, con una mole di indizi ben più numerosa, la cosa sembrava una certezza.
Poi, però, le prime smentite. A partire dal segretario cittadino dell’Udc, Domenico Gilio: «Con Giannino? Mi sembra impossibile. Al punto che Chiesa è stato candidato alla Camera alle prossime elezioni. Si era anche parlato, in un primo tempo, di una candidatura al Senato, ma poi la strada scelta è stata questa. Credo ci sia stato in fraintendimento di fondo, che qualcuno abbia scambiato il sostegno dato a questo movimento, nella sua veste di consigliere comunale e quindi di pubblico ufficiale, nella raccolta delle firme».
Parole simili a quelle pronunciare dal commissario provinciale del partito, Loredana Devietti: «Sappiamo di una sua disponibilità nella raccolta delle firme, ma nulla più – conferma – Giorgio Chiesa è con noi, e sarà uno dei candidati alle prossime elezioni politiche».
Ovvio, la soluzione migliore sarebbe stata quella di chiedere al diretto interessato, a lungo irraggiungibile al telefono. Salvo poi riconfermare quando già espresso dai suoi compagni di partito: «Il movimento di Giannino? Solo bufale. Se qualcosa di simile è circolato in internet è stato solo un fraintendimento, oppure la volontà di confondere un po’ le acque. Non c’è nulla di vero. Mi è stata proposta una candidatura nelle fila dell’Udc, che ho accettato con molto orgoglio. La verità è solo questa».
E le firme? E il suo ruolo di referente di zona per il movimento di Giannino? «È vero, mi sono prestato ad autenticare le firme che venivano raccolte, in quanto consigliere comunale – ribadisce – Del resto la mia è una formazione civica, e l’aver dato una mano per un processo democratico, così come mi era stato chiesto da diverse persone, non mi sembra una cosa così fuori dal mondo. Ma è tutto qui. Se qualcosa è apparso su internet, si tratta di un errore. Non credo si possa dire o scrivere nulla di diverso, perché nulla di diverso è successo. Sono entrato tempo fa nell’Udc, e nell’Udc rimango, dal momento che rivesto anche dei ruoli sul territorio».
A Volpiano, intanto, i commenti si sprecavano (e si sprecheranno ancora). «Giorgio Chiesa da oltre un anno passato con armi e bagagli all’Udc trotterella da un partito all’altro alla velocità della luce – si legge sul blog della Lega Nord cittadina – Approfittando del nuovo anno ha deciso di rifarsi il guardaroba, e di infilarsi una nuova divisa: quella di Oscar Giannino e della lista “Fermare il declino”, piuttosto ostile all’Udc di cui è ancora referente. Un nuovo giallo intorno alla collezione autunno – inverno delle casacche di Chiesa».
Che di casacche, comunque, pare averne una sola: quella scudocrociata. Anche se c’è qualcuno pronto a scommettere che i vertici del partito, a Roma, siano tutt’altro che soddisfatti…
Volpiano: Giorgio Chiesa candidato per l’Udc ma appare fra i sostenitori di Giannino