Sembra proprio che la tradizione dei cantautori italiani non morirà mai. Abbiamo un primato che fa invidia a tutti gli altri Paesi e continuiamo a sfornare musicisti e penne d’oro senza che il potere incantatore della poesia italiana accenni a diminuire.
Ogni giovane cantautore di oggi ha uno o più padri putativi di riferimento, angeli custodi che sanno trasmettere emozioni. E chi meglio di Lucio Battisti, che alle emozioni ha dato corpo e anima. A prenderlo come esempio, un poeta e compositore di Volpiano, Fabio Casagrande. «Vita – racconta – ti scrivo dentro le mie canzoni, solamente per renderti più bella». Ventinove anni di talento e curiosità per il mondo e un sogno da realizzare: risvegliare in chi ascolta le sue canzoni «un’emozione semplice, anche scontata, – dice – ma fondamentale per distogliersi da un sistema che ci vuole proiettati in noi stessi, chiusi in casa con quell’internet che ci nega ogni rapporto umano. Io punto al risveglio dell’anima, ben conscio di quelli che sono i veri valori».
Il 1° luglio uscirà il tuo album. Puoi darci qualche anticipazione?
«Si chiamerà “Angel” e affronterà temi diversi, ma tutti riconducibili a una dicotomia esistenziale: il rapporto tra sogno e realtà. È co-prodotto con Samuele Panetta, un vero professionista che cura anche gli arrangiamenti. Sarà distribuito in digitale su tutte le principali piattaforme web ed è il mio primo lavoro completo. Ogni canzone uscirà singolarmente: attualmente si possono ascoltare “Angel”, che dà il titolo all’album, e “Sogni d’argento”».
Di cosa parlano?
«“Angel” potrebbe sembrare una canzone d’amore, ma Angel sono le persone, il popolo, la gente. È un appello al risveglio delle coscienze, perché si ritorni a dare importanza all’anima, alla parte più spirituale di noi. “Sogni d’argento” sembra una canzone d’amore e lo è. Invoca la complicità tra due persone, paragonandola a quella che la notte regala alla luna e al sogno. La luna è l’amante di tutti, di chi sogna; è complice di tante storie».
Quando hai cominciato a studiare musica?
«A tredici anni, e sono autodidatta. Un amico aveva dimenticato la sua chitarra a casa mia. Non l’ha rivista per molto tempo. Per me la musica è stata come un rifugio, e fare un album, o ascoltarlo, è come sentirsi meno soli».
Del primo singolo di Fabio Casagrande è già disponibile il video (www.youtube.com/watch?v=awbW-QKKoNU), su soundcloud si può ascoltare “Sogni d’argento” (soundcloud.com/samuele-panetta/fabio-casagrande) e sulla pagina facebook ufficiale (www.facebook.com/pages/Fabio-Casagrande-Official) si possono ricevere tutti gli aggiornamenti.
Il volpianese Fabio Casagrande racconta la propria passione per la musica