MAPPANO — Con 4.560 “Sì” Mappano si aggiudica il primo round della battaglia verso l’autonomia. Domenica scorsa seggi aperti e votanti, almeno nella frazione, per tutta la giornata. Alla fine hanno votato 3.194 mappanesi, il 54,8%. I sì, nella frazione sono stati 2.990, il 94,2% e 186 i no, il 5,8%.
Nei Comuni di Settimo, Leinì, Caselle e Borgaro, invece, l’affluenza al voto è stata decisamente scarsa, intorno al 5 – 6%. Alla fine, su 73mila aventi diritto al voto, nella totalità del territorio coinvolto nella consultazione ,hanno votato solo 7.364 persone, poco meno del 10%. Anche se il Comitato autonomista, guidato da Francesco Grassi, dimostra soddisfazione per l’esito ottenuto, per Mappano la vittoria è zoppa. Sebbene nella frazione abbia votato più del 50% l’esito divide a metà la comunità: tra chi crede fermamente nell’autonomia e lo ha dimostrato chiaramente con il suo voto e chi, invece, ha scelto la strada dell’astensione. Risultato? Un mappanese su due non ha votato, mentre ci si attendeva una percentuale di afflusso intorno almeno all’80% dei votanti. Anzi, domenica l’affluenza è stata addirittura inferiore a quella, già bassa, di qualche mese fa, quando solo il 60% dei mappanesi votò alle amministrative di Caselle.
Nei comuni interessati è andata ancor peggio. A Leinì hanno votato 994 persone, il 7,9% degli aventi diritto e il “No” è prevalso nettamente con il 59,7%. Va detto, però, che al seggio 9, quello della Reisina, la parte di Leinì ricompresa nella frazione Mappano, su 742 aventi diritto, 66 hanno votato e 48 sono stati i sì.
A Settimo, gli aventi diritto al voto erano 38mila, ma a votare si è recato solo il 4,3% e di questi il 71,9% ha espresso parere negativo. Da rilevare che il territorio di Settimo che andrebbe a far parte del nuovo Comune è adibito a parco e di conseguenza non vi è nessun residente.
Netta vittoria del no anche nel concentrico di Caselle, dove, tolti gli elettori mappanesi, alle urne si sono recati in appena in 850 su 9.867 aventi diritto (8,6%). I no sono stati il 56,9%. Non solo i residenti nel capoluogo, ma anche i casellesi di Mappano, però, hanno disertato le urne: su 4.133 aventi diritto in frazione, hanno votato solo 2.363 persone.
A Borgaro, tolti i voti dei mappanesi, i sì e i no hanno praticamente pareggiato: 331 no, 337 sì.
Non stupisce il disinteresse dimostrato dai residenti di Settimo, Caselle, Borgaro, Leinì, per la consultazione, anche se ciascun Comune in caso di istituzione della nuova municipalità va a perdere abitanti e risorse. Non solo, Caselle scende anche sotto la soglia dei 15mila residenti e, sempre nel caso di istituzione del nuovo Comune, c’è da chiedersi se il Consiglio comunale, eletto con il sistema del doppio turno e con assessori esterni, come prevede la legge, possa rimanere in carica. Stupisce anche il disinteresse di quasi la metà dei mappanesi che ha scelto la strada dell’astensione.
Ora toccherà alla Regione valutare tutti questi dati e, partendo dai pareri espressi dai Comuni (due favorevoli, Caselle e Borgaro e due contrari, Settimo e Leinì), da quello negativo della Provincia e dai dati del referendum (affluenza, voto dei mappanesi e dei residenti nei concentrici) decidere l’istituzione del nuovo Comune.
La Regione, e questa è certo la parte più spinosa, dovrà anche trovare le risorse per dar vita alla nuova municipalità. Sembra abbastanza scontato che i Comuni da cui Mappano andrà a staccarsi difenderanno gli interessi della parte di territorio che resta. E c’è già chi dice che non intende rimetterci e neppure metterci un euro.
Nadia Bergamini e Davide Aimonetto