VALLI — Le anime delle Valli di Lanzo avranno un nuovo pastore. Si chiama don Claudio Pavesio e dall’8 dicembre sarà parroco di Ceres e Chialamberto. Lo ha deciso il vescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia, mettendo una toppa alla carenza cronica di sacerdoti non soltanto in montagna, ma in tutta la diocesi. E in valle sono molti a tirare un sospiro di sollievo.
Per primo don Giuseppe Casalegno, che è parroco sia di Cantoira sia di Chialamberto dal 1994 – da quando cioè l’arcivescovo aveva trasferito altrove l’ultimo parroco, don Francesco Raimondo, senza rimpiazzarlo – e nonostante l’età della pensione sia già passata è stato pregato di continuare nel suo ufficio: «Sono molto contento che arrivi a Chialamberto don Claudio anche perché per me, con l’avanzare degli anni, cominciava ad essere faticoso occuparmi delle due parrocchie come faccio da 18 anni. Pur non conoscendolo bene, don Claudio mi ha fatto una buonissima impressione: è un giovane simpatico, gioviale, comunicativo, che ama la montagna e anche il lavoro manuale e ha tanta voglia di fare. Credo quindi che i parrocchiani si troveranno bene con lui così come noi vecchi parroci, perciò gli faccio i miei migliori auguri». Essendo il più giovane dei parroci valligiani sarà anche coordinatore dell’unità pastorale 31 che comprende le parrocchie di: Ceres, dove il parroco emerito don Celestino Massaglia, 87 anni di cui 50 passati a servizio della comunità ceresina, rimarrà come collaboratore; Ala e Balme, guidate da padre Bruno Gavazzi, 79 anni; Mezzenile, Pessinetto e Traves, con parroco don Silvio Ruffino, 72; Cantoira, con don Giuseppe Casalegno, 81; Groscavallo con don Riccardo Ferrera, 79 anni, che è anche rettore del Santuario di Nostra Signora di Loreto a Forno Alpi Graie.
Don Pavesio, 49 anni, nato a Chieri, ha frequentato gli studi teologici presso il Seminario di Torino ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. Come primo incarico è stato vice rettore del Seminario minore di Giaveno, quindi vice parroco a Giaveno fino al 1991, poi a Mirafiori sud: dal 1991 al 1993 sia nella parrocchia dei Santi Apostoli si sia in quella della Visitazione di Maria e San Barnaba e dal 1993 al 1996 solo ai Santi Apostoli. Quindi, dal 1996 al 2008 parroco a Valdellatorre e infine, dal 2008 ad oggi parroco a Buttigliera Alta e Arignano. Quello in Val Grande è quindi per lui l’ennesimo trasloco, che lo sta tenendo impegnato in questi giorni nell’attesa di entrare ufficialmente nella comunità di Ceres l’8 dicembre e in quella di Chialamberto il 9 (la festa del Ringraziamento della Coldiretti si celebrerà la domenica successiva).
«Il vescovo mi ha mandato a Ceres per sostituire don Celestino, che per l’età ha bisogno di essere sollevato dalle tante responsabilità di seguire una parrocchia. Si trattava di trovare un posto dove abitare. Per non obbligare don Celestino ad un trasloco anche solo all’interno della casa parrocchiale di Ceres, ho chiesto di poter andare a dormire a Chialamberto dando la possibilità di avere di nuovo un sacerdote presente in Chialamberto. Nella stagione invernale in cui tante luci rimangono spente in attesa dell’estate, trovarne una che si accende è motivo di gioia.
Il Vescovo poi mi ha ricordato l’importanza di seguire i valligiani residenti per poter fare, anche tra i disagi del freddo inverno, un cammino formativo per rendere sempre più bella e viva la appartenenza alle comunità parrocchiali.
Ovviamente non si interromperà la collaborazione con Cantoira per il catechismo e altre attività già ben avviate. La mia presenza dovrà essere prevalentemente a Ceres ma cercherò di celebrare la Santa messa feriale alla casa di riposo di Chialamberto per poter dare la gioia alle suore di poter fare la comunione quotidiana.
Nei prossimi giorni spero di poter incontrare coloro che vivono attivamente nelle due comunità parrocchiali e poter sentire le esigenze per cercare di dare una risposta soddisfacente».
14 Nov 2012
Nuovo parroco a Ceres e Chialamberto