VARISELLA — Piccoli screzi che volano sulla rete. Su quel Facebook che cerca di plasmare i rapporti, anche nella politica dei piccoli paesi. E infine, dopo la “social-polemica” sulla nuova scritta aggiunta domenica 4 novembre al monumento ai Caduti di Varisella, tutto si è concluso secondo copione: la nuova scritta è stata inaugurata, il sindaco – con a fianco il parroco don Aldo Bertinetti – ha premiato gli autori, la banda musicale ha suonato l’Inno di Mameli e il Piave, gli autori della polemica non erano neanche lì ad assistere alla cerimonia.
I fatti. Tutto si è consumato su Facebook il 29 ottobre.
L’ex consigliere comunale Alessandro Ballauri posta sulla sua bacheca la foto del monumento prima e dopo la posa di una scritta ad arco che recita: «Il tramonto degli eroi non farà mai sera». Poi giù su Facebook con il Ballauri-pensiero: «Ha perso la sua sobrietà alpina. Dal vivo è peggio. Assomiglia a un tabernacolo». Apriti cielo. 13 commenti e (solo) 3 “Mi piace”. Dai post, un’analisi dettagliata su bombe, scritte, targhe, cannoni e quant’altro.
Quasi come se la foto del nuovo monumento fosse un quadro analizzato da Sgarbi. Parole su parole che hanno acceso il confronto anche in paese.
Tutto è poi scoppiato in una grande bolla di sapone domenica mattina, tra le note della filarmonica e i gonfaloni delle associazioni. Ci ha pensato il sindaco Mariarosa Colombatto: «La festa delle Forze armate deve unire e non dividere». Così, premiando Bruno Catti e Roberto Massucco che hanno realizzato la scritta in ferro, Colombatto ha scacciato ogni polemica.
«Questa nuova opera, finanziata da un cittadino che vuole rimanere anonimo, ha voluto essere da subito un’espressione di profonda riconoscenza e rispetto a tutte quelle vite spezzate in guerra, a quegli eroi morti per un ideale», ha concluso il sindaco. Il monumento arricchito dalla nuova scritta dunque non si tocca.
Di nuovo tutti uniti per il IV Novembre dopo gli “screzi” sulla scritta apposta sul monumento