Scomparso nel nulla. Dopo due giorni di ricerche ancora nessuna notizia di Marco Costantino, il ragazzo di 26 anni, residente in via Uligini a Rivarolo, che da lunedì ha fatto perdere le sue tracce. Lo cercano carabinieri, protezione civile e un esercito di amici. Gli stessi che, questa sera, alle 20,30 nel piazzale del Pam, si daranno appuntamento per coordinare le ricerche insieme ai volontari della protezione
civile. Proprio mentre i genitori di Marco, su Rai Tre, lanceranno un appello nel corso della popolare trasmissione «Chi l’ha visto». Il ragazzo, lunedì poco prima
di mezzogiorno, ha spento il cellulare ed è salito a bordo della sua Lancia Y grigia. Potrebbe essere andato ovunque, anche se in tasca ha appena 100 euro. «Non ha detto niente a nessuno – racconta il papa Valter – ha vissuto in un mondo parallelo per non dare un dispiacere a tutti».
Già, perché la fuga del ragazzo affonderebbe le sue radici in un disagio provocato dai problemi con l’università. Marco ha raccontato a mamma e papà di essere in procinto di ottenere la laurea specialistica in geologia. Lunedì mattina, avrebbero dovuto andare insieme in tipografia per ritirare la tesi. Invece il ragazzo è scomparso. «Era arrivato a un bivio – dice la mamma – non poteva più continuare a nascondere
la verità». I carabinieri hanno infatti verificato con l’università che il ragazzo, fino alla scorsa settimana, aveva regolarmente superato solo qualche esame, al contrario di
quanto aveva raccontato a casa. «E’ una situazione pesante da affrontare – dice ancora il papà – si è portato dentro un peso enorme per non farci stare male». Ragazzo
particolarmente introverso, Marco, amante del calcetto ed ex studente dell’istituto Santissima Annunziata, anziché raccontare la verità ai genitori, per non deluderli a causa della condotta scolastica, ha preferito inventarsi tutto. Fino a lunedì, quando il castello di storie costruite attorno alla sua finta laurea sarebbe inevitabilmente crollato al ritiro dell’inesistente tesi. «Ci aveva anche fatto vedere il libretto
con tutti i voti. Sembrava tutto autentico. E noi ci siamo fidati, come farebbe qualunque altro genitore». Marco è uscito di casa con una carta di credito in tasca. Se la dovesse utilizzare, i carabinieri riuscirebbero almeno a ricostruire una parte dei suoi spostamenti. Stesso discorso se qualcuno dovesse individuare l’auto utilizzata per la fuga (targata BN664XL). I carabinieri di Rivarolo, ai quali la famiglia ha presentato la denuncia di scomparsa, hanno inserito la targa nelle banche dati internazionali. L’invito, per eventuali segnalazioni, è quello di contattare immediatamente il 112. Ieri Rivarolo è stata tappezzata di manifesti. L’auspicio è che prima o poi emerga qualche
dettaglio utile per le ricerche. A casa, a braccia aperte, lo attendono mamma e papà. «Non importa quello che è successo. Non ci interessa della laurea. Vogliamo solo che
torni a casa o che almeno ci dica che sta bene».
24 Ott 2012
Rivarolo: Marco Costantino non è ancora stato ritrovato