Non è semplice descrivere il sincero, affettuoso, soffocante entusiasmo che, sabato 28 e domenica 29 luglio hanno circondato don Celestino Massaglia, nel cinquantesimo anniversario del suo arrivo a Ceres. È evidente che in questo mezzo secolo, dacché arrivò dalle colline dell’astigiano, come viceparroco prima e subito dopo come parroco, don Celestino debba aver seminato molto e bene, per raccogliere così copiosamente oggi. Tutta la comunità è voluta essere presente alle celebrazioni, ai festeggiamenti. Sabato sera, presso la chiesa parrocchiale, il Coro Monte Soglio, diretto dal maestro Andrea Pilia e la Corale Valli di Lanzo, diretta dal maestro Gian Michele Cavallo, si sono esibiti in un concerto in suo onore. Lo stesso don Celestino ha voluto, tra il serio e il faceto, dirigere un brano della serata. Domenica, la chiesa era colma per la messa, concelebrata da don Celestino e da altri quattro sacerdoti e diaconi. La commozione ha avuto il suo apice quando, a partire dal Sindaco, sono giunti i doni all’anziano sacerdote. Le chiavi della città, sono state l’omaggio di Davide Eboli, che ha accomunato tutte le precedenti amministrazioni comunali nel dono. E poi il Corpo Musicale Alpino, le Penne Nere del gruppo ceresino dell’Ana, tutti stretti attorno al loro pastore d’anime. E poi tutti al pranzo, per l’abbraccio collettivo e in serata,al teatro parrocchiale, per lo spettacolo che gli animatori di Estate Ragazzi hanno preparato per lui. Ma la frase più commovente, l’ha detta uno dei concelebranti, che ha ringraziato il Signore per aver concesso a Ceres un uomo come don Celestino per 50 anni e augurandosi che il felice connubio duri ancora a lungo.
Don Celestino: da 50 anni alla guida di Ceres