Il lupo torna a scorrazzare sui monti delle Valli di Lanzo. Nelle ultime settimane, nel corso di otto attacchi alle greggi, sono state azzannati e sbranati una ventina di capi tra capre e pecore. Se si tratti di uno solo esemplare, di più animali, o di veri lupi, è difficile dirlo, come spiegano dagli uffici del Servizio Veterinario dell’Asl To4. Il fatto è che ora, gli allevatori, hanno paura. «Se continueranno gli attacchi riporterò nella stalla i miei 35 capi, prima di farli ammazzare tutti, è assurdo, – avverte Mario Tassetti, macellaio, che ha il suo gregge in località Vallossera di Lemie. Nei giorni scorsi i lupi si sono fatti vivi sui pascoli della Bellavarda, nel vallone di Arnas, al Colombardo, a Malciaussia e pure negli alpeggi del lago di Monastero di Lanzo, per la prima volta. «Ma abbiamo regitrato strano modalità di attacco – spiegano ancora dall’Asl – sembra che le pecore, prima di essere azzannate, siano state inseguite a lungo. Di solito il lupo attacca e colpisce subito, senza fare correre la sua preda».
Lupo, altri attacchi alle greggi