«Il tempo delle prese in giro è finito, da sei mesi abbiamo chiesto un incontro con l’assessore regionale Paolo Monferino. Non ci ha degnato di una risposta». Così, lunedì mattina, il vicesindaco Paolo Berger, ha aperto la conferenza stampa convocata per sottolineare «decisioni non accettabili», in merito ad alcune scelte che sarebbero state ventilate da Asl To3 e Regione.
In primis Berger evidenzia: «Siamo stati avvertiti che i trenta posti letto del reparto di medicina del polo sanitario di piazza dell’Annunziata dovrebbero essere trasferiti a Rivoli. Gli accordi non erano questi perché ci era stato garantito che la medicina sarebbe rimasta fino al termine della costruzione del primo lotto del nuovo ospedale». Invece sembra che tra ambulatori e reparti di via don Sapino (il primo lotto è stato appaltato e i lavori per 18 milioni di euro dovrebbero iniziare entro fine anno) non sia prevista la Medicina con i suoi 46 letti, ma solo un “centro di accoglienza primaria”. «Non esiste, quello deve essere un ospedale di territorio con le specialità previste e non un maxi poliambulatorio», ha puntualizzato Berger. E poi si teme che non ci siano nemmeno i 18 milioni di euro per la posa della prima pietra. O che vengano dirottati altrove. Dall’assessorato regionale alla Sanità fanno sapere che i soldi, se arriveranno dal Governo, verranno dirottati su Venaria. L’Amministrazione della Reale, se non saranno rispettati gli accordi, ha già pensato alla contromisura.
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Nuovo ospedale, ancora polemiche