Fa discutere il progetto di costruzione della nuova centrale idroelettrica di Balme. La settimana scorsa si sono parte le buste con le offerte delle aziende che hanno partecipato alla gara d’appalto. Sorpresa.
Ha vinto quella che garantirebbe alle casse del Comune l’introito minore, la Cogeis (Bergamin) Ronc. Circa 80mila euro l’anno contro i 343mila offerti dalla Borgna Energia di Ormea. Anche se varia la quantità di energia elettrica prodotta dalla nuova centrale idroelettrica che, per Borgna Energia sarebbe di 15 milioni di kilowatt l’anno e 10 milioni e 680 mila per Cogeis-Ronc. Per questo, alcuni rappresentanti delle ditte in gara, si sono detti quantomeno perplessi dal risultato delle valutazioni della commissione.
A grandi linee la captazione dell’impianto dovrebbe essere localizzata nel tratto di Stura che, dal Piano della Mussa, con un salto di circa 260 metri, arriva fino a Balme, dove le turbine e gli altri dispositivi troverebbero posto nella nuova casa del pattinaggio. Un meccanismo simile a quello delle 30 centrali (quasi tutte gestite dall’Enel) che esistono nelle Valli di Lanzo. «Abbiamo contattato il nostro avvocato, perché le valutazioni della commissione ci sembrano quantomeno “strane” – taglia corto Alessandro Borgna, amministratore delegato di Borgna Energia di Ormea – vedremo come procedere, anche se i risultati ci lasciano molto amaro in bocca».
«Perché, in concreto, calcolando i benefici economici riservati al Comune di Balme, notiamo come il presunto vincitore sia anche il peggior offerente, questo non lo dico io, lo confermano i dati» – riflette Borgna. E così passano i mesi, ma non si placa la polemica sulla centrale idroelettrica. Oltre un anno fa erano divampate le polemiche perché, una cordata di imprenditori locali, supportata dai residenti, avrebbe voluto realizzare l’impianto in grado di produrre da 8 a 12 milioni di Kilowatt l’anno: «L’acqua è nostra e ce la gestiamo noi, basta farci scippare tutto». Ma non avevano i requisiti per partecipare al bando. Pure l’ingegner Carlo Malerba, uno dei dirigenti di Smat Maira spa, si dice perplesso sui punteggi assegnati dalla commissione. «Perché abbiamo ottenuto il massimo sulla qualità del gruppo di progettazione e poi, secondo noi, siamo stati penalizzati sul voto circa le modalità di attuazione del progetto – ammette Malerba – spiace per il Comune che ha predisposto un ottimo bando, ma non ne raccoglierà i frutti, visto che eravamo disposti a garantire il 7% dei ricavi contro il 2,85% di chi ha vinto e avremmo speso sul territorio anche 750mila euro per costruire opere di interesse pubblico». Cifre in grado di ammortizzare abbastanza rapidamente un investimento di 2 o 3 milioni di euro. «È stato fatto tutto con la massima trasparenza, i progetti sono stati analizzati e valutati da delle commissioni di tecnici esperti – dice Mauro Marucco, il sindaco -. Non avanzo considerazioni, parlerò solo quando avrò in mano il verbale redatto dalla commissione, fino ad allora non entro in polemica con nessuno».
Balme, centrale idroelettrica: vince la ditta meno vantaggiosa