VALLI — Torino -Ceres, una tratta ferroviaria appetibile, soprattutto nel periodo estivo, soprattutto per tutti coloro che dalla città vogliono evadere e prendere una boccata di ossigeno nelle Valli lanzesi. Ma proprio quando la bella stagione inizia a farsi sentire, è il rumore del treno ad allontanarsi dall’udito dei ceresini. Da Germagnano al capolinea valligiano si arriverà quasi esclusivamente con il bus.
La scure dei tagli tocca così anche il trasporto pubblico. E le modifiche su orari e alternanza ferro e gomma parte già dal 17 giugno. Tra tutte le misure di limitazione della spesa, ovvero il 10% sul totale previsto per il trasporto pubblico locale, di 300 milioni di euro, anche le Valli di Lanzo pagheranno dazio. Nei trenta milioni di euro di tagli, rientrano anche la soppressione di alcuni treni nella tratta da Germagnano a Ceres, che già non era servita al meglio, con l’alternanza tra i vagoni ferroviari e il servizio di autopullman.
Le ripercussioni, sulle tasche dei pendolari che sempre in maggior numero stavano abbandonando l’uso dell’auto in favore del trasporto pubblico, sono pesanti. Ma anche i Comuni come Ceres, capolinea montano della tratta, che si stava attrezzando con un piazzale di sosta di interscambio, dedicato agli utenti Gtt, non ridono affatto. L’allarme sulla situazione, parte congiunto sia dai consiglieri regionali che dagli amministratori locali. «A seguito della sempre maggiore richiesta di utilizzo del servizio ferroviario – spiega Davide Eboli, sindaco di Ceres – stiamo attivando con Gtt una convenzione decennale per la realizzazione e l’utilizzo di un piazzale, adiacente la stazione, che consenta l’interscambio delle auto dei pendolari dell’alta valle. Sono circa 450 metri quadri di parcheggio, la cui realizzazione va a gravare sul bilancio comunale. La decisione, del Gtt ci lascia sorpresi. Proprio ora che la richiesta di fruizione del trasporto pubblico aumenta, si effettuano tagli consistenti? Di qualsiasi entità sia la riduzione delle corse su ferro, assommata alla sospensione del servizio da fine luglio ai primi di settembre, riguardante la tratta da Germagnano a Ceres, tutto risulta incomprensibile!». Dello stesso parere Teresio Gariazzo, capogruppo di maggioranza in Comune e coordinatore Udc Valli di Lanzo «Il treno rappresentava l’ultimo baluardo di una vallata depauperata e saccheggiata giorno per giorno sempre di più. Con tutte le chiusure e i ridimensionamenti, questa era l’unica arma per portare in vallata un po’ di turismo. Chiudendo anche questo rubinetto la Valle è destinata a una lenta, inesorabile agonia». Ma la denuncia più forte arriva da Davide Gariglio, consigliere regionale ma già presidente proprio del Gtt. «Da quanto mi risulta – informa Gariglio – i tagli immediati, in vigore già dal 17 giugno, riguardano la soppressione del treno da Torino a Germagnano delle 20,44, il servizio Germagnano – Ceres del sabato pomeriggio e rimarrebbero attivi solo i treni da Torino delle 9,12, 10,12, 18,12 e 19,12 e da Ceres delle 9,49, 10,49, 18,49 e 19,49 nei giorni festivi. Ma questo – prosegue il consigliere regionale – sarebbe solo il preludio alla chiusura definitiva del servizio su rotaia da Germagnano a Ceres, malgrado l’enorme esborso sostenuto solo due anni fa per la risistemazione post alluvione. Con questa denuncia – è il suo commento – voglio far sapere a tutti i cittadini e a tutti i Comuni che la Giunta regionale sta omettendo la verità e che questi servizi saranno tagliati tra una settimana. Ho chiesto alla Giunta, con un’istanza d’accesso, di avere tutta la documentazione tecnica relativa a questi tagli che sono stati tenuti nascosti. Se le notizie che ho fornito non fossero vere – conclude Gariglio – invito la Giunta a smentirmi oggi stesso».
Dall’assessorato precisano che per quel che riguarda i treni del sabato, nel tratto Germagnano-Ceres le corse delle 16,12, 18,12 e 20,12 vengono sostituiti con bus. Idem dicasi per i Ceres-Germagnano delle 16,49, 18,49 e 20,49. Il tempo impiegato dai bus per fare questa tratta è il medesimo del treno. Per i treni festivi, così come accade per altre linee piemontesi come la Torino-Bardonecchia e Torino-Pinerolo, la frequenza dei collegamenti passa da oraria a bi-oraria. Il servizio sarà misto treno-bus: su ferro i servizi del mattino e del tardo pomeriggio. «Al di là delle polemiche strumentali e delle illazioni provenienti dai consiglieri di opposizione – è la replica dell’assessore Regionale ai Trasporti, Barbara Bonino – riteniamo che le modifiche all’orario della linea Germagnano-Ceres non vadano ad intaccare in maniera significativa il servizio, perché riguardano corse utilizzate da pochi passeggeri. Tutti i treni del sabato sono sostituiti da bus, mentre nei giorni feriali le cancellazioni riguardano un unico treno in orario serale. Anche per quanto riguarda i giorni festivi, il passaggio ad un cadenzamento bi-orario è linea con quanto viene attuato su altre linee piemontesi».
«I tagli – spiega Francesco Brizio, presidente Gtt – sono stati concordati con la Regione, cercando di limitare il più possibile i disagi all’utenza. La nostra intenzione, comunque, è puntare al rilancio della ferrovia, considerando soprattutto i recenti investimenti per la riapertura.
Treno_ tagli su corse e sostituzione con gli autobus