Un traguardo invidiabile e condiviso con l’intera comunità parrocchiale: è quello raggiunto da don Dante Bertino, sacerdote nolese molto amato, che il 15 maggio ha compiuto novant’anni.
Per celebrare la sua festa, domenica 13 maggio il prete ha officiato la messa nella chiesa di San Vincenzo accanto al parroco, don Giancarlo Airola, e al diacono di Grange, Enzo Olivero. Nelle prime file dei banchi i suoi familiari, commossi per lo zio sacerdote, che dal 2003 è tornato a Nole, ospite della casa di riposo dove presta servizio come cappellano.
Durante l’omelia, don Dante si è rivolto ai nolesi ringraziandoli per il profondo affetto dimostrato: «Sono felice di festeggiare insieme a voi ripensando al mio cammino spirituale partito proprio da qui». Don Bertino, vestito con i paramenti di padre Giuseppe Picco, ha rivolto i suoi pensieri ai tre tempi della vita, al passato, al presente e al futuro. «Mi richiamo alla lettera di San Paolo ai Filippesi – ha detto – pensando a come si desideri morire per essere più vicini a Cristo, ma per voi scelgo di rimanere qui nel corpo, restando al servizio della casa di riposo finché Dio vorrà. Pensando al domani, come il papa che da poco ha celebrato i suoi 85 anni, mi preparo al mio ultimo tratto di vita ma con la certezza granitica che Dio c’è ed è più forte di ogni male. Confido il lui, in Maria e in voi nolesi che saprete accompagnarmi con la vostra bontà». Al termine della messa gli auguri di don Giancarlo, che gli ha donato l’ultimo libro di papa Benedetto XVI: «Ti ringrazio per la gioia che dimostri ogni giorno nella scelta di essere prete – ha detto il parroco – poi per la tua presenza discreta qui in mezzo a noi e infine per il sostegno fraterno di preghiera e incoraggiamento che hai saputo darmi in questi anni». Infine, un augurio speciale, a nome del paese, dal nipote Carlo Pizzocaro, giovane futuro sacerdote che ha posato nelle mani dello zio il calice della sua prima messa appositamente restaurato.
L’abbraccio dei nolesi a don Dante