MAPPANO – Non era mai accaduto che, nella storia delle frazioni, i candidati sindaci al Comune di Caselle si confrontassero su proposte e programmi elettorali davanti ad una platea di cittadini composta in gran parte da mappanesi. L’altra sera è successo. Nel salone polifunzionale del Cim di piazza don Amerano, sei dei sette candidati alla poltrona di sindaco alle elezioni amministrative del 6 maggio (mancava Enrico Vietti, del Movimento 5 Stelle, assente per motivi di lavoro) hanno risposto all’invito fatto dal nostro settimanale. Tre ore di inteso e appassionato dibattito. Molte le questioni affrontate. L’unico rammarico, da parte dei candidati, è stato quello di non essere riusciti sempre ad infilare la parola giusta, la proposta convincente. Ma anche questo è l’imprevisto del faccia a faccia: tempi rigorosamente registrati, interventi su questioni precise, il tutto davanti ai moderatori che hanno garantito il rispetto della par condicio: il direttore del nostro settimanale, Daniele Carli e la giornalista Nadia Bergamini, i quali, nell’arco della serata, hanno puntualizzato, rintuzzato, indirizzato il dibattito sulle grandi questioni amministrative e sui problemi economici e sociali che gravano su Caselle e la frazione Mappano. Molti i temi affrontati. Dal complesso rapporto con la presenza dello scalo aeroportuale, e la connessa vicenda delle aree Ata, per alcuni ritenuta una straordinaria fonte di investimento e guadagno per le casse comunali, per altri una ennesima cementificazione del territorio, attraverso una operazione dai contorni poco chiari. Per proseguire con lo sviluppo dell’ambiente ed una città veramente a misura di uomo e donna, l’impatto che avranno le nuove tasse, in particolare l’Imu, i crescenti fenomeni di povertà e disagio economico che si sono affacciati anche a Caselle e Mappano, segno di una crisi sempre più grave e radicata. Ma sullo sfondo, la prima vera questione, banco di prova per qualunque sindaco che siederà sulla poltrona di Giuseppe Marsaglia: l’autonomia comunale richiesta, con sempre più vigore, da Mappano e dal suo Comitato per la municipalità. Ed è stato proprio il leader del Comitato, Francesco Grassi ad aver stilato un preciso documento, letto in sala dalla giornalista Bergamini, in cui, in modo molto esplicito e chiaro, chiede a ciascun candidato, a prescindere dallo schieramento politico, il suo concreto impegno per il conseguimento dell’autonomia comunale di Mappano. A seguito di questa lettura, si è aperto il dibattito ed il confronto fra i candidati sindaci: quale impegno verso le rivendicazioni municipaliste dei mappanesi, nel caso di una vittoria elettorale, i vari aspiranti sindaci si sentiranno di prendere? Il primo a prendere la parola è Gianni Caveglia candidato sindaco per l’Udc. “Se non si riesce a dimostrate che nessuno ci rimetterà dal nuovo ente comunale mappanese, temo che la vicenda sarà ancora lunga e priva di una soluzione. Per quel che mi riguarda sono favorevole. Però prima bisogna capire quali saranno i vantaggi e gli svantaggi. Per tutti”. Pieno appoggio all’autonomia mappanese, da parte del candidato Massimiliano Turra appoggiato dalla lista Lega Nord “Siamo favorevoli a Mappano comune. Abbiamo avuto colloqui in Regione con l’assessore Maccanti. C’è piena sintonia su questo. Siamo talmente convinti che proporremo, in caso di nostra vittoria, il ruolo di vicesindaco di Caselle a un mappanese”. Piena condivisione da parte del candidato Luca Baracco, sostenuto dal Pd e dalle liste “Io per Baracco” e “Uniti per Mappano”. “Le amministrazioni del centro sinistra che hanno governato Caselle, da sempre sono stati attenti alle legittime rivendicazioni dei mappanesi, fin dalla definizione dei confini di Mappano, nel 1992, non abbiamo mai ostacolato questo cammino. E continueremo a sostenerlo”. Con fierezza il candidato sindaco Pasquale De Carlo della lista Federazione della Sinistra, ha rivendicato il ruolo rivestito dal partito dei Comunisti italiani, che riuscì ad ottenere in Regione Piemonte, il tanto auspicato referendum per Mappano Comune, abortito in più occasioni. “Abbiamo sempre fatto la nostra parte e continueremo a farla e – ha aggiunto polemicamente – mi chiedo come il Pd possa sostenere certe posizioni, quando in Provincia, lo stesso gruppo, ha dato un giudizio negativo sull’autonomia di Mappano. Per Andrea Fontana, candidato a sindaco del Pdl, sono invece emerse alcune perplessità, più che altro sulla gestione politica della complessa vicenda della mancata autonomia di Mappano “Tutti si lamentano della mancata erezione del Comune mappanese, salvo poi dare vita ad un super Comune, che in qualche modo renderebbe inutile e superata la municipalità di Mappano. In questi cinque anni, in Consiglio comunale di Caselle, ne ho sentite di tutti i colori. Noi siamo favorevoli alla nascita del Comune di Mappano. Non so se tanti altri possono affermare la stessa cosa”. “Un sì senza se e senza ma, a favore di Mappano Comune” è stato quello espresso dalla candidata a sindaco Roberta Bruatto, collegata alle liste Sel e Italia dei Valori, che si dichiara pronta, in caso di vittoria elettorale a sostenere le legittime rivendicazioni dei mappanesi.
Davide Aimonetto e Nadia Bergamini