VAL DELLA TORRE — La sagra del salame di cinghiale compie dieci anni. Un appuntamento diventato ormai immancabile a Val della Torre, capace di richiamare ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del Piemonte e non solo.
Domenica 25 marzo, nel piazzale degli Alpini, in via Roma, in via Gibbione e nell’area spettacoli, spazio alla mostra mercato enogastronomica dei prodotti tipici regionali ed al mercatino degli hobbysti, organizzati dalla Pro loco e dall’Amministrazione comunale. «Siamo ormai giunti alla decima edizione della sagra. Sono stato tra i soci fondatori della Pro loco, associazione che ha dato il via a questa consolidata tradizione. Sono contento che il gruppo storico di persone che vi ha lavorato fin dall’inizio abbia continuato il suo cammino in questo senso – evidenzia il sindaco Francesco Burrelli – ha certo il merito di aver portato avanti il lavoro con pazienza, impegno e con grandi sacrifici. Un impegno che, tra l’altro, da quando sono sindaco, ha sempre avuto il sostegno del Comune e continuerà ad averlo per valorizzare ancora questa consuetudine e perché, lo ricordo, per la prima volta il salame valtorrese di cinghiale è un prodotto che gode della De.co, ovvero la denominazione comunale d’origine. La sagra, inoltre, è importante per l’immagine e l’attrattiva che Val della Torre ha all’esterno e si presenta come un punto riferimento che pochi altri vantano per l’appuntamento dedicato al salame di cinghiale».
La Pro loco è già al lavoro per preparare tutto nei minimi dettagli: «Quest’anno festeggeremo due importanti traguardi – evidenzia Giovanni Badino, presidente del sodalizio – il decennale della manifestazione e soprattutto la denominazione De.co., due aspetti che ci riempiono d’orgoglio. Vogliamo ringraziare tutti coloro che in questo decennio hanno contribuito a far crescere ed affermare questa importante realtà. Grazie al contributo dell’assessorato al Commercio e della segreteria del Comune, abbiamo voluto puntare sull’aspetto enogastronomico, oltre che culturale, con l’apertura dei nostri monumenti. L’augurio è che si possa continuare su questa strada anche in futuro».
Andrea Trovato e Bettina Naoum