Un nuovo rave sulle sponde del torrente Orco, a cavallo tra il territorio di Volpiano e quello di San Benigno. Nuove proteste dei residenti, nuove complicazioni alla circolazione ma, a differenza di quanto accaduto in passato, questa volta la situazione è stata sotto controllo. La musica è iniziata nella serata di sabato scorso ed è proseguita per tutta la notte e buona parte della domenica successiva. I residenti, allarmati ed infastiditi, hanno avvisato tempestivamente le forze dell’ordine: sull’accesso del sentiero che porta alla zona del rave sono accorse le pattuglie della Polizia municipale volpianese, dei carabinieri della stazione di Volpiano e del Comando di Chivasso. Qualche controllo, qualche verifica, ma soprattutto un occhio attento al fatto che i ragazzi, diverse centinaia se non di più, potessero fare ritorno senza eccessivi problemi: chi a piedi, chi in auto. Chi recuperato dai genitori chi, addirittura, chiamando un taxi per raggiungere le stazione di Chivasso o la fermata dei mezzi pubblici. Discorso diverso per quanto attiene ai residenti: «Il rumore è stato insopportabile – spiegano – Per tutta la notte è stato quasi impossibile dormire. Sono state anche divelte delle sbarre, posizionate proprio per inibire l’accesso in quelle zone. Per non parlare, poi, dei disagi che si sono verificati a livello di viabilità: le auto di queste persone sono state parcheggiate praticamente ovunque». E proprio dal fronte dei residenti parte la reazione più forte all’accaduto: «Ci giungono voci secondo le quali gli organizzatori di questa manifestazione sarebbero stati individuati – aggiungono – Se così sarà, adiremo a vie legali: tutti gli abitanti delle case interessate in qualche modo dal rave sono pronti a fare una causa contro i promotori della festa. Sperando che possa servire per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro». Passata la “tempesta” per l’ultimo rave, la preoccupazione principale è proprio questa: il futuro. Chi organizza i rave ha dimostrato un’ottima conoscenza del territorio, tale da permettere ai partecipanti di aggirare tutti gli ostacoli posizionati per raggiungere quello spiazzo in riva al torrente. E, inoltre, siamo solo a marzo: il timore è che, con il caldo e la bella stagione, le feste possano ricominciare.
Nuovo rave party sull’Orco, ma le lamentele restano