Ottimo successo per il primo incontro con i fondatori della costituenda RivaBanca, avvenuto giovedì 9 febbraio nella Sala Lux: oltre 170 i soci presenti alla riunione pubblica, ovvero di coloro che hanno deciso di sostenere la nascita della nuova Banca di Credito Cooperativo.
Il presidente Giovanni Desiderio, Giancarlo Buffo e Bernardino Naretto, hanno sottolineato che le Banche di Credito Cooperativo nascono nel mondo agricolo, come casse rurali sul finire dell’800, interpretando una nuova forma di credito basato su uno spiccato localismo e su forti motivazioni etiche.
Oggi il Credito Cooperativo occupa una posizione di primo piano nel sistema bancario italiano, con 4.403 sportelli ed una quota di mercato pari al 13,1%, tuttavia dei 184 sportelli piemontesi (41 in Provincia di Torino), nessuno è collocato in Canavese.
I tre rappresentanti del comitato hanno ricordato gli oltre 50 incontri del 2011 (più di 1.000 i partecipanti) nelle sedi degli uffici promotori, nei Comuni, presso le associazioni e i privati.
Importante l’interesse dimostrato dalle generazioni più giovani, che è sfociato in un incontro specifico con 45 partecipanti e oltre 50 sottoscrittori minorenni, rappresentanti l’8% del totale.
Il risultato raggiunto registra: 763 soci per 3.253.300 euro di capitale.
I prossimi obiettivi del comitato promotore saranno l’incremento di 500mila euro su base mensile per arrivare, a fine marzo 2012, a 4 milioni di capitale, pari a 200 nuovi soci al mese. Al termine dell’incontro vi è stato il tempo per dare spazio ai contributi di alcune associazioni che hanno deciso di condividere il progetto dando le proprie motivazioni, come Luigi Pizzimenti, vice segretario del Cna di Torino; Piermario Barbero, responsabile Coldiretti; Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino; Gino Gronchi, presidente nazionale Vigili del Fuoco e, infine, Cristina Andriollo, che ha dato il punto di vista dei ventenni che pensano al loro futuro economico. Il prossimo appuntamento a Rivarolo sarà lunedì 27 febbraio, presso la sede del comitato all’Urban Center.
