«Era un incontro che avrebbe potuto e dovuto avvenire molto tempo fa». Questo commento di Davide Eboli, sindaco di Ceres, ben riassume la situazione in cui si trova la scuola per l’infanzia di Ceres.
E racconta del viaggio che il giovane sindaco e il suo capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale, Teresio Gariazzo, hanno compiuto martedì 14 febbraio, per incontrare la madre superiora, presso il monastero Santa Margherita di Vercelli, sede della Casa Provinciale delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, che oltre che gestrici, sono anche proprietarie dell’immobile in cui è sito l’asilo ceresino a rischio chiusura.
«Eravamo attesi da suor Maria Teresa Fazzalari, superiora provinciale dell’ordine – racconta Eboli – attorno alle 10.30 ed è stato un colloquio lungo, importante e proficuo, svoltosi nel clima più sereno e cordiale possibile. Massima è stata la disponibilità da parte delle religiose nel comprendere i problemi delle famiglie valligiane che affidano i loro figli all’asilo e lo ritengono un importante punto di riferimento. Grazie anche al prezioso lavoro di mediazione svolto dalla Curia con la supervisione dell’arcivescovo Nosiglia, abbiamo portato a casa un grande risultato. L’anno scolastico in corso, si concluderà regolarmente e saranno accettate le iscrizioni per l’anno scolastico 2012/13.
Nel frattempo, con la partecipazione attiva dei genitori, costituiremo una associazione che possa gestire l’asilo per il prossimo anno scolastico. Nel fine settimana incontrerò i genitori e troveremo la forma per dare vita a questa associazione. Una delle religiose ritornerà alla casa madre e l’altra sarà affiancata da una educatrice a tempo pieno e una part time.
Questa soluzione ci servirà da tampone, mentre lavoreremo per creare una struttura definitiva. Le possibilità sono sostanzialmente due. Una struttura partecipata da Comune e genitori, con contributi regionali e ministeriali a supporto, oppure la richiesta di creazione di un istituto statale. In ogni caso, dovremo attivarci per trovare una sede idonea. Una parte dell’immobile in cui ha sede la Fondazione Gagliardi è una possibilità, ma anche uno spazio all’interno delle scuole elementari non è una ipotesi da scartare. Insomma – conclude il sindaco – con un po’ di buona volontà da parte di tutti, sono certo che troveremo una soluzione».
L’asilo rimarrà aperto e gestito da un’associazione