La richiesta della Commissione d’accesso agli atti di un altro mese d’indagini, ha spiazzato un po’ tutti. In particolare i politici che vedevano già nella scadenza del 6 e 7 maggio l’appuntamento elettorale per il rinnovo del locale Consiglio comunale.
Anche Leinì, infatti, era stato inserito nell’elenco delle municipalità candidate alle urne. «Il supplemento di accertamenti da parte della Commissione – dice Gabriella Leone, leader di Uniti per Leinì – rimescola un po’ le carte. Molti di noi stavano già ipotizzando di andare al voto ai primi di maggio, insieme agli altri Comuni. Ora, invece, la richiesta di un altro mese di indagini ha dato a tutti l’impressione che la scadenza possa slittare».
Proprio per cercare di capire cosa stia accadendo e quando Leinì andrà al voto, la segreterie provinciali del Centrosinistra hanno deciso di capire un po’ di più della situazione chiedendo un vertice con il Prefetto. Ecco, quindi, la ragione d’incontrarsi e di avviare un confronto tra il Partito Democratico, Moderati, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori. Al centro del confronto, proprio le imminenti elezioni amministrative e la loro data.
«Il 6 maggio verranno rinnovati i consigli di 25 Comuni della zona – affermano i segretari Paola Bragantini, Giacomo Portas, Michele Curto e Maria Cristina Spinosa – fra cui Chivasso. Manca, però, all’appello ancora il Comune di Leinì, dove, dallo scorso agosto, è operativa la “Commissione di accesso agli atti”, insediata per “verificare i condizionamenti o le infiltrazioni nelle scelte amministrative”.
Ad oggi né la commissione né la prefettura, però, hanno dato notizie chiare e precise rispetto all’indizione dei comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale. Per questa ragione chiediamo un appuntamento urgente con il Prefetto, per sollecitare eventuali decisioni in merito: è indispensabile, infatti, consentire alla democrazia di riprendere il proprio funzionamento e dar voce ai cittadini leinicesi perché scelgano la propria amministrazione.
La politica deve dare prova di grande responsabilità alle prossime elezioni amministrative, ovunque, ma in particolare in quei Comuni coinvolti dalle indagini dell’operazione Minotauro: le candidature dovranno essere selezionate all’insegna di quel rinnovamento e di quella autorevolezza di cui necessita un’Amministrazione per sollevarsi da un così difficile momento di crisi».
E se non bastasse, le segreterie sono pronte a chiedere un incontro al Ministero degli Interni. «Rimanere nel limbo – prosegue Brugiafreddo – non è positivo per nessuno. È giusto che ci si muova per capire cosa succederà e quando si andrà al voto. Tutto il paese ha bisogno di certezze per capire cosa succederà dopo questo periodo di commissariamento dovuto alle dimissioni della Giunta guidata da Ivano Coral».
05 Mar 2012
Al voto ad inizio maggio. O forse no