VENARIA REALE — La paura “No Tav” contagia anche la Reale e al teatro Concordia salta l’appuntamento per la presentazione del libro del magistrato torinese Gian Carlo Caselli. «Motivi tecnici», spiegano gli organizzatori. La verità è che, forse, la serata è saltata perché qualcuno temeva si potessero creare dei disordini anche in un luogo così distante dai cantieri dell’alta velocità. Nella serata di martedì 27 febbraio, il capo della Procura di Torino avrebbe dovuto dialogare con gli avvocati penalisti Maria Grazia Cavallo e Giorgio Faccio sul suo lavoro dal titolo “Assalto alla Giustizia”. Tutto saltato. Anche perché la serata non lasciava presagire nulla di buono. Anche a Milano il magistrato era stato costretto ad annullare la presentazione sul suo libro. «A Torino e in altre città sono preso di mira sistematicamente, vogliono impedirmi di parlare, e questo non è degno di un Paese civile – aveva detto Caselli in un’intervista al Corriere della Sera – Le presentazioni le rifaremo in situazioni logistiche di maggiore sicurezza, l’ incolumità delle persone viene prima di tutto. E io non voglio offrire occasioni di pubblicità a chi vuole imporre il silenzio. Figuriamoci se voglio darla vinta ai violenti, è solo il sintomo che viviamo in un Paese che sta cambiando in modo pericoloso».
La notizia dell’annullamento della serata è arrivata a metà mattinata, proprio quando il sindaco Giuseppe Catania era impegnato nella consueta riunione di Giunta: «Sono costernato – commenta – quanto è avvenuto è l’ennesima riprova della mancanza di civiltà e democrazia in Italia. È pur vero che non è la prima volta, nel corso delle ultime tre settimane, che il procuratore Caselli debba annullare i suoi impegni per colpa di pochi sovversivi». Catania fa fatica a nascondere la delusione: «L’auspicio è che questa serata possa essere rimessa in calendario già nelle prossime settimane. La nostra è una città che non è praticamente colpita dalla Tav ed è sempre stata ospitale con chi, negli anni scorsi, ha manifestato e marciato lungo le strade cittadine per dire no in maniera pacifica a quest’opera». Il pensiero del segretario provinciale della Lega Nord, nonché consigliere comunale nella Reale, Alessandro Benvenuto: «Se la serata è stata cancellata per motivi di ordine pubblico e non tecnici, come si è fatto capire, vuol dire che il clima d’odio che si sta venendo a creare verso quest’opera limiterà ulteriormente la democrazia: è intollerabile». Andrea Buquicchio, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, condanna l’accaduto: «A giorni l’assemblea di Palazzo Lascaris sarà chiamato ad esprimersi sull’ordine del giorno che ho presentato affinché il procuratore presenti il proprio libro nella sede della Regione, un luogo democratico dove nessuno dovrà permettersi di intimidire o boicottare l’evento».
I “No Tav” bloccano anche il giudice Gian Carlo Caselli