Il Borgaro, almeno quello vero, si è preso un’altra settimana di pausa. La squadra vista all’opera contro l’Aygreville, nel match giocato a Torino sul sintetico di corso Sicilia, è apparsa la brutta copia della formazione che aveva concluso il 2011 con un lusinghiero piazzamento. La lunga sosta, evidentemente, ha un po’ arrugginito i meccanismi della formazione di Pallitto, che ha riportato una brutta sconfitta contro la formazione valdostana che già aveva eliminato i torinesi nei quarti di finale della Coppa Italia di categoria.
La battuta d’arresto di domenica scorsa ha confermato anche la difficoltà del Borgaro negli impegni casalinghi (anche se, di fatto, la gara contro l’Aygreville, si è disputata sul sintetico della Cbs), in cui ha raccolto meno di quanto sia riuscito a fare in campo avverso; risultati che si possono spiegare con una maggiore facilità di gioco quando la squadra può agire di rimessa.
Il tecnico ha dovuto rinunciare a Chiappero, squalificato, e al portiere Crudelini, infortunato. Il Borgaro si è così presentato con la novità di Antonio Strangio fra i pali e poi il classico schieramento con quattro difensori (Mazza, Filoni, Salacone e Zaccarelli), il trio di centrocampo composto da Guastaferri, Lo Baido e Romeo e i tre attaccanti, che in questa circostanza sono stati Mandarà, Basha e Tarzia, mentre Persiano, non al meglio della condizione, è andato inizialmente in panchina, per entrare a gara in corso, senza riuscire però a dare peso alle manovre d’attacco della sua squadra.
Inizialmente la formazione borgarese è apparsa molto contratta, subendo a lungo l’iniziativa degli avversari, che non sono mai riusciti ad approfittare dei regali ricevuti dai locali. In mezzo al campo Romeo non è apparso al meglio della forma e anche Guastaferri è andato a corrente alternata, riuscendo solo in qualche circostanza ad innescare le volate degli attaccanti. Lo Baido ha fatto quel che ha potuto, ma è chiaro che non è lui quello che può cambiare le sorti di una gara. La difesa ha patito questa situazione ed è andato spesso in difficoltà, ma il Borgaro è riuscito a passare indenne il brutto inizio di partita, senza concedere più di tanto agli avversari che non hanno indirizzato palloni pericolosi verso la porta di Strangio. Infatti, in questa fase del match, si sono visti un tiro dalla distanza di Ollier e un colpo di testa di Turato su azione scaturita da un calcio piazzato di Furfori. Con il passare dei minuti il Borgaro è uscito dal letargo: un perfetto lancio di Zaccarelli dalla propria metà campo ha permesso a Mandarà di calciare da favorevole posizione, ma ha trovato sulla sua strada l’opposizione del portiere Gini. Il numero uno rossoblù si è opposto pochi minuti dopo anche al tentativo di Basha. Nel finale di tempo è stato Mandarà a far gridare al gol i suoi con tiro cross che ha sfiorato l’incrocio dei pali.
La ripresa ha ricalcato l’andamento della prima frazione di gioco, con un Aygrevilles protagonista di un ottimo avvio e un Borgaro in grado di uscire alla distanza. Ollier e Forfari hanno saggiato le qualità di Strangio con due tiri dalla distanza e poi il Borgaro è sembrato riprendere il controllo della partita, soprattutto dopo l’ingresso di Colangelo e Persiano. L’azione più pericolosa dei padroni di casa ha portato, ancora una volta, la firma di Mandarà, che ha chiamato il portiere Gini ad un vero miracolo su un calcio di punizione dal limite dell’area. I successivi tentativi di Salacone e di Guastaferri, invece di suonare la carica per la propria squadra, hanno segnato l’epilogo dei sogni di gloria biancazzurri. Poco dopo Pallitto è stato costretto ad effettuare la terza sostituzione, inserendo Riccelli al posto di Zaccarelli, che ha lasciato il campo per un infortunio. L’uscita del difensore, uno dei migliori in campo, ha indebolito ulteriormente la difesa borgarese e a 10 minuti dalla conclusione, quasi inevitabile, è arrivato il gol partita. Lopez, nuovo acquisto dell’Aygreville arrivato dal campionato argentino, è riuscito a trovare il varco giusto sugli sviluppi di un calcio d’angolo; l’attaccante italo-argentino è riuscito ad arpionare il pallone, a difenderlo con caparbietà e poi a scaraventare in rete con le spalle alla porta. Nella circostanza la difesa del Borgaro non è apparsa esente da colpe, perché ha lasciato troppa libertà per calciare al giocatore dell’Aygreville, senza voler togliere nulla alle qualità di Lopez, un giocatore in grado di tenere su la squadra grazie alle sua straordinaria capacità di mantenere il controllo della sfera.
(Il servizio completo sul giornale in edicola da giovedì 23 febbraio 2012)
24 Feb 2012
Eccellenza, il Borgaro mentalmente ancora in vacanza