Ultima settimana di iscrizioni all’Istituto comprensivo di Forno. Ci sarà tempo fino a venerdì 17 febbraio per presentare la domanda di iscrizione in prima nei plessi della secondaria di I grado, della primaria e della scuola dell’infanzia dislocati sui Comuni di Pratiglione, Forno e Rivara. La segreteria dell’Istituto è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30 e il giovedì solo fino alle 14.
«Ci attendiamo di mantenere lo stesso numero di classi di quest’anno – auspica la vicaria Paola Bianco – vale a dire una classe alla primaria di Rivara, due a Forno e alcuni alunni nella pluriclasse di Pratiglione. Nella secondaria di Forno, invece, ci aspettiamo di confermare le tre sezioni. In questo modo, non ci dovrebbero essere tagli di organico. Ma il condizionale, in questi casi, è d’obbligo». Nello specifico, le medie di Forno offriranno due sezioni a tempo prolungato ed una a tempo normale, che però avrebbe bisogno del contributo dei Comuni per la mensa e i due rientri, in modo da lasciare gli allievi a casa il sabato.
Le Amministrazioni hanno manifestato l’intenzione a collaborare, anche se devono fare i conti con le loro risorse: se non arriverà il contributo comunale, i ragazzi andranno a scuola anche il sabato. Per quanto riguarda la primaria, Pratiglione funzionerà con due pluriclassi, Forno con tre rientri i primi due anni, mentre dal terzo anno la formula sarà quella del tempo pieno. A Rivara, invece, proseguiranno i tre rientri settimanali per tutti e cinque gli anni di scuola, con il sabato a casa. Il plesso di scuola dell’infanzia di Pratiglione prevederà 40 ore settimanali e raccoglierà i bambini in una sezione, mentre quello di Forno li dividerà in quattro sezioni e offrirà ai genitori la possibilità di un prolungamento di orario fino alle 17. Caratteristica non trascurabile, i plessi di Forno potranno usufruire della mensa interna, collocata presso la scuola elementare e distribuita gli Istituti vicini.
«Neanche per il prossimo anno – sottolinea l’insegnante Paola Bianco – abbiamo intenzione di chiedere un contributo alle famiglie. D’altra parte, la nostra utenza conta molte famiglie in cassa integrazione».
Scuola: «Cercheremo di non gravare sulle famiglie»