«Va bene l’ambulatorio di Diabetologia, a patto però che non sia merce di scambio con altri servizi che vogliamo assolutamente mantenere a Lanzo».
Questa, in sintesi, la posizione del Comune di Lanzo, espressa dall’assessore alla Sanità, Sergio Geninatti Togli, in rappresentanza di Palazzo civico.
La decisione dell’Asl di aprire un nuovo ambulatorio rispecchierebbe, stando alla direzione dell’azienda sanitaria locale, un’esigenza della popolazione nel territorio delle Valli di Lanzo. «E su questo siamo d’accordo – ha sottolineato Geninatti Togli – Ma abbiamo posto due condizioni: che questa non sia una giustificazione per ridurre altri servizi, come ad esempio il reparto di riabilitazione cardio-polmonare, dove attualmente, a causa di alcuni lavori che stanno andando molto a rilento, i posti letto sono stati ridotti da 39 a 20. Quella specializzazione per noi è un’eccellenza e non vogliamo assolutamente perderla, anche se dall’Asl dicono che la maggior parte dei pazienti proviene da fuori». Anche sul discorso di trovare degli sponsor per acquistare gli arredi il Comune di Lanzo si rende disponibile. «A condizione però – afferma Geninatti – che l’Asl acquisti la Tac, strumento ormai indispensabile per qualsiasi diagnosi. Abbiamo trovato un accordo con il proprietario dei punti vendita Crai delle Valli di Lanzo. Chi farà la spesa in città poi metterà lo scontrino in uno dei recipienti che troverà all’uscita. Sulla base degli scontrini, lo sponsor verserà una quota».
«I clienti li infileranno in un’urna e noi garantiremo il 2 per cento del totale della spesa da devolvere per l’acquisto degli arredi – spiega il titolare, Carlo Sopetti – Certo, dal nostro punto di vista, è anche una forma pubblicitaria, ma con questo sistema abbiamo già attrezzato il laboratorio di informatica delle scuole di Mathi e ci apprestiamo a fare lo stesso per i plessi di Ceres, Fiano e Nole».
L’Amministrazione di Lanzo e i vertici dell’Asl To4 hanno calcolato che per acquistare i mobili di tre ambulatori, due locali destinati agli infermieri, un deposito e la sala d’attesa, occorrerà raccogliere una cifra dai 10 ai 12mila euro.
Gloria Rossatto e Andrea Trovato