Come in altre zone del Piemonte, anche a Lanzo si sono scatenate le polemiche per la neve che non è stata spalata da strade e piazze; per quella che si è trasformata in ghiaccio sui marciapiedi; per il giorno di chiusura della scuola. Un dibattito che ha anche tenuto banco sulle bacheche del social network Facebook, dove c’è chi pretende più organizzazione e più efficienza da parte dell’amministrazione pubblica e chi, davanti alla neve e ad un gelo polare, è più diplomatico. Intanto, anche per i prossimi giorni, le previsioni del tempo sono ancora da pieno inverno: nevicherà e la colonnina del termometro resterà parecchio sotto gli zero gradi.
«Io credo di aver fatto tutto il possibile per ripulire chilometri di strade e di marciapiedi», spiega l’assessore alla Viabilità, Cesare Lamberto. Poi continua: «Capisco che qualcuno si sia arrabbiato perché dei tratti pedonali non sono stati sgomberati dalla neve e possono essere pericolosi, ma stiamo continuando a lavorare per garantire la massima sicurezza dei pedoni e degli automobilisti». L’assessore spiega anche che «il Comune è proprietario solo di una fresa per sgomberare la neve e il personale in servizio è poco, non abbiamo squadre di operai che possono lavorare continuamente. Abbiamo cercato di arrivare dappertutto, credo che la gente lo abbia capito. Ringrazio i commercianti e i privati che l’hanno fatto e ci hanno permesso di lavorare con più celerità in alcune zone di Lanzo».
Purtroppo a Lanzo, come in altre città, anche lo spargimento del sale non ha avuto il suo effetto. Perché, con temperature troppo al di sotto degli zero gradi, non si innesca la reazione chimica che scioglie la neve. Di sicuro c’è una cosa. Il Comune di Lanzo non ingaggerà più gli spalatori, soggetti in regola che, però, costano ben 45 euro l’ora. Davvero un po’ troppo anche in questi tempi di crisi.
«Forse è meglio organizzarsi tra noi- termina Lamberto – distribuendo dei bonus a chi prende una pala in mano».
«Gli spalatori? 45 euro l’ora è troppo, per le nostre casse»