La festa in onore di San Biagio ha avuto successo, nonostante sin dal mattino ci siano state avvisaglie non proprio propizie, che lasciavano presagire una giornata polare. La messa celebrata sabato 4 da don Silvio Ruffino non è stata officiata all’aperto, come da tradizione, ma all’interno della chiesa parrocchiale, al cospetto dei coraggiosi parrocchiani che per l’occasione non hanno esitato ad affrontare il gelo dei dodici gradi sotto lo zero registrati in mattinata. «Poche erano invece le prenotazioni della polenta concia – commenta il presidente della Pro Loco, Giuseppe Zaramella – e si pensava che le concomitanze avverse di maltempo e crisi, avessero tenuto lontani gli affezionati commensali. Invece poco prima dell’inizio della distribuzione, con grande stupore da parte nostra si sono affollati gli affezionati della polenta concia, che grazie alla lungimiranza dei maestri polentai di Mezzenile, che ringraziamo, sono stati serviti tutti quasi fino ad esaurimento delle quantità preparate». «Mi spiace constatare – si accalora Zaramella – che il gruppo alpini, malgrado la decennale tradizione che vede la Pro loco organizzare alla prima settimana di febbraio la festa in onore di San Biagio, abbia organizzato nello stesso giorno la sua giornata dedicata alla Bagna caöda». «Poca lungimiranza o tentativo di intralcio – si domanda il presidente pessinettese – fatto sta che la scelta non è stata felice, perché molti commensali da ambo le parti, hanno lamentato negativamente questa concomitanza, con l’impossibilità oggettiva di partecipare a tutte e due le manifestazioni. Ma è mai possibile che in un paese così piccolo non si riesca a trovare un accordo per fare funzionare le cose al meglio fra piccolissime associazioni?»«Sicuramente questi avvenimenti non fanno bene a nessuno – conclude Zaramella – tanto meno a chi non vuol rassegnarsi ai cambiamenti, uniti si vince, e in questi tempi difficili per tutte le avversità a cui dobbiamo far fronte l’ultima cosa da fare e’ quella procedere divisi o peggio, creare divisioni. Io spero che per le prossime occasioni chi di dovere ci ripensi».
Festa di San Biagio, bene la polentata della Pro loco