«Cosa rappresenta l’Unione dei Comuni? E quali vantaggi può offrire ai cittadini?». Domande a cui il circolo del Pd nolese ha provato a rispondere con l’incontro organizzato venerdì 3 presso la Società Operaia, ha ricordato la segretaria Loredana Scolari.
Erano presenti, oltre alla segretaria Loredana Scolari, il consigliere regionale del Pd Davide Gariglio e i sindaci di Nole, Ciriè e San Maurizio, Roberto Viano, Francesco Brizio e Roberto Canova (quest’ultimo anche in veste di presidente dell’Unione). L’introduzione è stata lasciata ad Arduino Baietto, presidente della casa di riposo Piovano Rusca, per lanciare un appello in favore della campagna di fondi a favore dell’ente morale in corso in queste settimane. I democratici nolesi hanno supportato l’iniziativa e al dibattito era presente un banchetto per le offerte. L’intervento del consigliere Gariglio ha riassunto la situazione normativa nazionale in materia di Comuni, «molto confusa e con potenziali effetti disgreganti», ricordando, tra l’altro, i provvedimenti che aboliscono i consorzi, le Autorità d’ambito e le Comunità montane. Alcune criticità nei meccanismi normativi «rischiano la morte di esperienze di collaborazione già esistenti, la moltiplicazione di realtà associative e l’aggravio dell’assunzione di funzioni ora svolte dai consorzi».
Il primo cittadino nolese, Viano, ha ripercorso le tappe della nascita dell’Unione del Ciriacese, «nata indipendentemente dalle norme nazionali, come risultato di esperienze di collaborazione di lunga data tra i Comuni del nostro territorio». A metà del 2009 i primi contatti, a febbraio 2010 la firma dell’atto costitutivo, poi una lunga attesa per le perplessità di Villanova e Grosso, che alla fine non hanno aderito. Nel settembre scorso, il varo ufficiale. Francesco Brizio ha delineato i punti di forza della «strada obbligata di un destino comune; l’Unione consentirà al territorio di svolgere un ruolo di coesione e di offrire servizi di maggiore valenza», in un contesto di risorse sempre più scarse. «Potremo far pesare di più il nostro territorio», ha concluso il sindaco di Ciriè. Intervento di chiusura di Roberto Canova, presidente del nuovo ente, che ha ricordato che «partiamo da zero». Canova chiede «pazienza» ai cittadini, «inizieremo a vedere i primi risultati forse tra un anno, è un processo molto lento; però mai come in questi momenti i sindaci, anche di aree differenti, lavorano insieme per il territorio». Infine, un appello a Grosso e Villanova: «Li invito ancora a ripensare la loro posizione».
Unione, valore per crescere