Quale futuro per Villa Remmert? Questo è quanto si è chiesto Davide D’Agostino, presidente della commissione Cultura, che sabato 4 febbraio ha convocato gli altri nove componenti proprio all’interno della storica dimora in stile liberty costruita all’inizio del secolo scorso dall’architetto Roberto Fenoglio. Un piccolo tour all’interno del palazzo che fino a pochi anni fa era in gestione alla fondazione Sandretto Re Rebaudengo e alla Gam (fino al 2007) e che ha ospitato l’ultima mostra, quella di Giancarlo Rocca, nel 2009. «Sono più di due anni che la struttura è chiusa al pubblico – evidenzia il giovane capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio comunale – e vorremmo che i ciriacesi possano riappropriarsi di questi spazi. Non vogliamo essere polemici, ma costruttivi: siamo pronti a dare il nostro contributo affinché possa tornare a vivere». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fulvio Laziosi della Lega Nord: «Occorre pensare ad una finalità per questi spazi, che oggi sono abbandonati a se stessi – evidenzia l’esponente del Carroccio – senza dimenticare i costi di manutenzione». Aldo Buratto, lo sfidante del sindaco Francesco Brizio alle elezioni dello scorso anno e capogruppo della lista civica “Più Ciriè”, attacca la maggioranza: «La Giunta lancia un concorso di idee per la riqualificazione dei parchi urbani, a partire da quello di Palazzo D’Oria, passando poi per viale Martiri della Libertà, fino a Villa Remmert: non basterà una legislatura per portare a termine questo progetto. Ad oggi, però, dei cinquanta elaborati arrivati in Comune, non ne abbiamo visto neanche uno: ci piacerebbe essere maggiormente coinvolti, magari potremmo dare un contributo». Oltre ai tre esponenti dell’opposizione, c’erano anche l’ex presidente del Consiglio comunale, Alessandro Risso (Pd) e il neo consigliere Adrian Ichim (Per Ciriè). Assenti gli altri, colpiti dall’influenza, tra cui l’assessore alla Cultura, Ruggero Vesco. «Purtroppo siamo costretti a fare i conti con le poche risorse a disposizione – ribatte il vicesindaco – ma l’obiettivo è farla diventare la casa della cultura, dando spazio alle associazioni della città».
Sopralluogo della commissione Cultura a Villa Remmert